Non ci sarebbero miasmi e maleodoranze riconducibili all’attività dell’impianto di compostaggio di Eboli. E’ una rassicurazione per una parte dei residenti, ma l’azione di salvaguardia di salute ed ambiente dell’Amministrazione comunale non si ferma, tanto da avere richiesto ulteriori analisi su emissioni odorigene ed impatto olfattivo su tutto il territorio. Per quanto riguarda l’assenza miasmi e maleodoranze riconducibili all’attività dell’impianto di compostaggio di Eboli, la circostanza è stata certificata per l’ennesima volta un sopralluogo, in questa occasione condotto dal CTU, l’ingegnere Gaetano Caiafa, alla presenza di chi aveva promosso la verifica, dei tecnici e degli amministratori dei Comuni di Eboli e Battipaglia. «Riteniamo, sulla base del verbale e della certificazione conseguenti all’ultimo sopralluogo, che eventuali miasmi nella zona non derivino dall’attività dell’impianto di compostaggio di Eboli – commenta il sindaco, Massimo Cariello -. Sapevamo che l’impianto funziona perfettamente, adesso c’è la certficazione tecnica, ma non abbassiamo la guardia, anzi abbiamo chiesto ulteriori esami a tecnici ed all’Arpac, oltre che ai gestori dell’impianto ebolitano. L’allarme è però anche un altro, perché nelle ultime ore abbiamo registrato l’ennesimo incendio in un impianto privato per il trattamento dei rifiuti di Battipaglia, una circostanza inquietante sulla quale stiamo sollecitando controlli reali, per la salvaguardia della salute pubblica e per la ricerca delle responsabilità. Anche per questo abbiamo richiesto all’Arpac l’installazione di centraline lungo i confini territoriali di Eboli e Battipaglia, per la misurazione ed il monitoraggio dell’impatto olfattivo e della presenza di diossina nell’aria e nel suolo. Vogliamo capire se ci sono impatti e se sono collegati con attività nei territori limitrofi». Al sopralluogo erano presenti, oltre al CTU ed i suoi collaboratori, gli assessori all’ambiente dei Comuni di Eboli e Battipaglia, Emilio Masala e Carolina Vicinanza, il legale del Comune di Eboli Nelso Buccella, un tecnico comunale ebolitano, Gaetano Cerruti, i consulenti della ditta Ladurner, i rappresentanti di Ecoambiente, il responsabile dell’impianto di compostaggio di Eboli, Federico Valentini. «Gli unici miasmi rilevati – spiega l’assessore all’ambiente di Eboli, Emilio Masala – erano relativi ai cassonetti per la raccolta dei rifiuti, presso l’abitazione del cittadino che aveva promosso ricorso. L’assenza di maleodoranze è stata certificata anche presso l’impianto di compostaggio, nonostante fosse stato da poco ultimato il trasferimento di materiale di compostaggio, a dimostrazione dell’efficienza dell’impianto stesso. Bene ha fatto il sindaco Cariello, in ogni caso, a richiedere un monitoraggio completo sulle emissioni odorigene che ricadono su Eboli, la difesa della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente sono nostre precise priorità».
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