“No alla deportazione dei disabili in RSA” . E’ in questi termini, molto forti, che si è svolta questa mattina a Nocera Inferiore, dinanzi al distretto sanitario, la mobilitazione in solidarietà con 39 famiglie. “E’ in gioco la vita dei nostri figli”.
A parlare sono i parenti, in prima fila le mamme di 39 disabili gravi in cura a Villa dei Fiori. In pratica queste cure verrebbero interrotte perché il distretto sanitario vuole trasferirli in RSA. Una decisione così come sottoscritto in un volantino firmato dalle 39 famiglie e dal Comitato diritto alla cura – contro la volontà delle famiglie e dei medici che li curano. Contro le indicazioni del Direttore generale della Asl. Contro le norme. Vogliono farlo sulla base della valutazione di commissioni irregolari”. “Per questi malati – c’è scritto – andare in RSA significa essere condannati a peggiorare e a una vita più breve.
Da qui la mobilitazione di questa mattina davanti al distretto. Perché venerdì i primi 6 di questi 39 pazienti saranno visitati da una commissione per il passaggio in RSA. “Una condanna annunciata – dicono al Comitato – non solo con procedure che riteniamo irregolari ma tanto più assurda perché in questi giorni si sta discutendo alla Regione la nostra proposta di legge che sancisce proprio il diritto alla cura per questo tipo di malati”. L’iter per questa legge è in fase avanzata e il prossimo 4 luglio si riunirà alla regione il Tavolo tecnico.