Il DPCM 3 novembre 2020 ancora all’attenzione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto ieri dal Prefetto di Salerno Francesco Russo per il consueto monitoraggio sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 in provincia.
All’ordine del giorno, la recente circolare inviata ai Prefetti dal Ministero dell’Interno sulla prevenzione dei fenomeni di assembramento e sulle misure che consentono ai Sindaci la possibilità di disporre la chiusura di strade o piazze nei centri urbani laddove sia impossibile garantire il distanziamento sociale.
Nel corso dell’incontro – al quale sono intervenuti, oltre ai vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Sindaco del comune di Salerno Vincenzo Napoli con l’Assessore alla Mobilità Domenico De Maio e il Comandante della Polizia Municipale Rosario Battipaglia, il Vice Presidente della Provincia Carmelo Stanziola e i Sindaci Stefano Pisani e Domenico Volpe in rappresentanza di ANCI Campania – sono state esaminate le ordinanze limitative della mobilità in aree o centri urbani, finora adottate da alcuni amministratoli locali in provincia di Salerno, in applicazione dei contenuti dell’ultimo DPCM.
Nell’occasione il Sindaco di Salerno che, già dalla scorsa settimana, ha disposto la chiusura del Lungomare e della Villa Comunale nei weekend e, nella riunione di ieri, ha preannunciato la chiusura di ulteriori punti di aggregazione – Piazza Abate Conforti e Piazza San Francesco – per limitare il più possibile la diffusione del contagio.
In linea generale, i rappresentanti dell’ANCI hanno evidenziato la necessità di supportare i Sindaci nella redazione delle ordinanze attraverso un’azione di indirizzo comune, da tradurre in eventuali linee guida, al fine di poter affrontare in modo “sistemico” le criticità per il contenimento del virus.
Al riguardo, il Prefetto Russo ha assicurato l’emanazione, al termine della riunione, di una circolare ai Sindaci per una corretta applicazione delle disposizioni del DPCM: “Nei provvedimenti che verranno adottati occorre tener conto – ha chiarito il Prefetto – dell’impatto delle misure sugli interessi in gioco, delle finalità da perseguire e della necessità di calibrare le disposizioni sulla base alle abitudini delle comunità locali, secondo principi di proporzionalità e adeguatezza”.
Nel contempo, il Prefetto ha garantito la consueta collaborazione delle Forze di Polizia attraverso l’adeguamento dei dispositivi di controllo, nell’ambito del piano coordinato di controllo del territorio, sulla base delle esigenze rappresentate.
“La “seconda ondata” della pandemia ci pone di fronte ad una nuova sfida: nel lockdown di marzo e aprile abbiamo dimostrato come la coesione delle Istituzioni e il rispetto delle regole da parte dei cittadini rappresentino l’unica arma vincente contro un nemico allora sconosciuto e adesso divenuto più familiare, ma comunque insidioso.
L’appello che sento di rivolgere, in questo delicato momento, è quello di superare le contrapposizioni e i particolarismi. Soltanto uniti possiamo sconfiggere la pandemia”.