Sono disponibili i risultati del secondo ciclo di campionamenti del monitoraggio in corso in seguito all’incendio che nella notte tra il 22 e il 23 dicembre è divampato nel sito di Salerno Pulita di recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (zona industriale di Salerno).
In esito al secondo ciclo di monitoraggio, svolto con un campionatore ad alto flusso di aria posizionato nei pressi del luogo dell’incendio, la sommatoria di diossine, furani, policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera è risultata inferiore a 0,024 pg/Nm3 (picogrammi per normal metro cubo), inferiore dunque al valore di riferimento pari a 0,150 pg/Nm3 (fonte: LAI, Germania).
Inoltre, sono disponibili i dati relativi alla determinazione delle polveri sottili del primo ciclo di campionamento, con un valore pari a 868 microgrammi/Nm3, superiore al valore di 50 microgrammi/Nm3, utilizzato a riferimento nel caso in esame (limite che il decreto legislativo 155/2010 impone non debba essere superato per più di 35 volte all’anno, come media giornaliera).
In attesa della determinazione degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e dei metalli pesanti, nell’area dell’incendio sono evidenti la formazione e diffusione di particolato che non risultano associate a altrettanto rilevabili formazione e diffusione di diossine, furani e Pcb diossina-simili, sostanze chimiche altamente tossiche. Tanto avviene, probabilmente, in relazione alla tipologia di rifiuti andati in combustione, in cui le plastiche clorurate erano pressoché assenti o contenute in minime quantità.