Si procede con l’ipotesi di dolo nelle indagini da parte della polizia di Stato della sezione Scientifica per l’incendio divampato all’ieri mattina nel centro storico in Via Pandolfina Fasanella, un locale deposito di Palazzo Genovese a Largo Campo.
E’ stato sottoposto a sequestro penale dopo che ieri mattina il locale è stato divorato dal fuoco, con le fiamme che hanno raggiunto anche il piano superiore dove è ospitato un b&b. Un brusco risveglio per i residenti del centro storico che si sono accorti dell’incendio in corso chiamando i Vigili del Fuoco che hanno dovuto lavorare non poco per domare le fiamme. Danni ingenti che hanno spinto i caschi rossi ad evacuare subito lo storico palazzo genovese a scopo precauzionale.
Sul posto anche gli agenti della Polizia municipale che anche stamani sono ritornati in via Pandolfina Fasanella anche per gestire le operazioni di rimozione di diverso materiale bruciato, materassi, divani e suppellettili, andati in fiamme nelle stanze del b&b, ma anche al piano superiore dello stabile dove trova sede anche l’Arci di Salerno.
Mentre sono in corso le indagini della polizia scientifica per verificare se ci sono elementi che possano confermare il dolo, anche attraverso un esame approfondito della immagini di videosorveglianza, non si esclude che il locale potesse essere utilizzato come rifugio da qualcuno, usato come ricovero e che le fiamme possano essere partite per un evento accidentale utilizzando un semplice accendino.
I residenti del posto dopo l’incendio di ieri mattina hanno subito associato l’evento ad un altro incendio divampato sempre nello stesso locale proprio nei primi giorni di gennaio di quest’anno.
Stamani sul posto per accertarsi dei danni anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che ha effettuato un sopralluogo con gli agenti della polizia municipale.