INCENDIO MONTE BONADIES, CODACONS PRONTO A COSTITUIRSI PARTE CIVILE –

Il Codacons intende costituirsi parte civile contro gli autori che hanno provocato l’incendio sul Monte Bonadies a Salerno causando un disastro ambientale. E’ quanto ha intenzione di fare così come annunciato in una nota dal presidente del Codacons Campania, l’avvocato Matteo Marchetti che spera che questi piromani siano assicurati il prima possibile alla giustizia.

L’incendio sul Monte Bonadies il 31 luglio a Salerno, che ha provocato diversi disagi e chiusure in Via De Renzi, strada ancora interdetta alla circolazione viaria, costituisce un danno irreversibile al territorio salernitano. I sei ettari devastati dall’incendio rappresentano una delle aree verdi più importanti del territorio, un vero e proprio polmone d’ossigeno per tutti i cittadini. Uno degli aspetti peggiori della vicenda è la devastazione innegabile della flora e della fauna locale con rischi idrogeologici di grave portata, nonché il fattore paesaggistico e panoramico completamente rovinato. E’ quanto afferma in una nota presidente del Codacons Campania, l’avvocato Matteo Marchetti. Le indagini sono ancora in corso,  ma la natura dell’incendio pare essere certamente dolosa, in quanto sono stati ritrovati diversi inneschi che proverebbero le intenzioni criminose di uno o più piromane, ancora non identificati.

L’incendio sul Monte Bonadies rientra a pieno titolo nel reato di disastro ambientale secondo l’art. 452 quater del Codice Penale, in quanto è stato alterato irreversibilmente l’equilibrio dell’ecosistema, con una pena che va dai cinque ai quindici anni.

Il presidente del Codacons Campania, l’avvocato Matteo Marchetti dichiara – “Nel caso del sito interessato la situazione si aggrava maggiormente in quanto rappresenta un’area naturale protetta, di valore paesaggistico, ambientale, storico, artistico e archeologico, essendo situata ai piedi del castello Arechi, per cui il reato per disastro ambientale può essere punito con una pena che può essere superiore a 15 anni.

Se verranno individuati soggetti responsabili – si legge nella nota dell’Avvocato Marchetti – il Codacons sarà pronto per costituirsi parte civile. Allo stesso tempo il Presidente del Codacons Campania, l’associazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, si augura che il sito archeologico e il castello Arechi, già rimasto chiuso per tutto il mese di Agosto, riaprirà entro la metà del mese di Settembre come previsto.

Autore dell'articolo: Barbara Albero