Se i primi dati raccolti dall’Arpa Campania per valutare gli effetti ambientali dell’incendio nell’area militare di Persano non indicano criticità e non risultano superati i limiti per quanto riguarda le concentrazioni di ossidi di azoto, benzene, particolato PM10 e PM 2.5, monossido di carbonio e idrogeno solforato, sprigionati dall’incendio divampato martedì’ scorso nel territorio di Serre, i residenti delle aree circostanti continuano invece a lamentare odori nauseabondi e miasmi insopportabili, specialmente nelle ore notturne. Mentre ancora vanno avanti le operazioni di spegnimento, la Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per accertare l’eventuale natura dolosa dell’incendio scoppiato nel comprensorio militare di Persano che ha mandato in fumo 6 mila tonnellate di ecoballe, tra rifiuti tunisini ed altro materiale, spingendo l’Arpa Campania a intensificare le attività di monitoraggio ambientale con l’attivazione di un laboratorio mobile per il monitoraggio continuo della qualità dell’aria nella località Falagato di Altavilla Silentina e due campionatori per il rilevamento di particolato, diossine e furani, uno all’interno dell’area militare e l’altro in località Borgo Carillia del comune di Serre.
Si attende che l’area possa essere messa in sicurezza per procedere in maniera approfondita a compiere le ispezioni per valutare le cause e l’ipotesi di dolo per il vasto incendio. Un massiccio impegno per coordinare tutte le operazioni per tutelare la salute dei cittadini, impegno ribadito ancora una ieri pomeriggio nel corso del secondo tavolo tecnico presso la prefettura, a cui hanno partecipato i sindaci dei comuni di Serre, Battipaglia, Eboli, Campagna, Postiglione, Contursi Terme, Albanella e Altavilla Silentina. L’incendio nell’area militare di Persano ha spinto ieri pomeriggio ancora una volta i sindaci a chiedere di tenere alta l’attenzione per quel riguarda gli aspetti ambientali, priorità assoluta per tutelare la salute dei cittadini.