INCENDIO SITO COMPOSTAGGIO, L’ORDINANZA DEL COMUNE DI SALERNO

In seguito all’incendio scaturito nella notte tra lo scorso 22 e 23 Dicembre all’interno del sito di Compostaggio della Salerno Pulita, nella zona industriale di Salerno, ed alle immediate verifiche da parte dell’Arpac per rilevare la qualità dell’aria, il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli ha emesso un’ordinanza a tutela della salute pubblica.

Questo il contenuto integrale dell’ordinanza:

PREMESSE

Nella notte tra il 22 e il 23 dicembre 2024, nell’area di maturazione dell’impianto di Compostaggio sito in
via Ostaglio – Zona Industriale Salerno, si è sviluppato un vasto incendio che ha interessato anche il
materiale ivi stoccato.
Nell’immediato sono intervenute le squadre dei Vigili del Fuoco allertate per controllare l’incendio e sono,
altresì, intervenuti i tecnici dell’ARPAC per l’esecuzione dei rilievi sulla qualità dell’aria ed i relativi
monitoraggi ambientali.
È iniziato, quindi, “… il monitoraggio di diossine, furani, polveri, idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), metalli
pesanti dispersi in atmosfera nei pressi del sito di Salerno Pulita di recupero della frazione organica dei rifiuti
solidi urbani (zona industriale di Salerno). (Comunicato ARPA Campania 23/12/2024).”
Constatato che tale incendio, data anche la particolare situazione ventosa, ha causato la dispersione
nell’aria di fumo e particelle combuste e valutato che la combustione di materiale non organico può generare
sostanze tossiche e/o nocive per la salute umana e che sussiste, pertanto, un pericolo per la sicurezza dei
cittadini, è stata emessa Ordinanza Sindacale n. 189 del 24/12/2024, ai sensi dell’art. 50 comma 5, quale
provvedimento cautelativo in attesa dei risultati delle analisisvolte dall’ARPAC.
In data 25/12/2024 e 26/12/2024 l’ARPAC con comunicati pubblici ha reso disponibili i primi risultati degli
accertamenti in corso in seguito all’incendio che nella notte tra il 22 e il 23 dicembre è divampato nel sito di
Salerno Pulita di recupero della frazione organica dei rifiuti solidi urbani (zona industriale di Salerno) e per la
precisione:
In esito al secondo ciclo di monitoraggio, svolto con un campionatore ad alto flusso di aria posizionato nei pressi
del luogo dell’incendio, la sommatoria di diossine, furani, policlorobifenili diossina-simili dispersi in atmosfera è
risultata inferiore a 0,024 pg/Nm3 (picogrammi per normal metro cubo), inferiore al valore di riferimento pari a
0,150 pg/Nm3 (fonte: LAI, Germania). [confermando i dati del primo monitoraggio].
Inoltre,sono disponibili i dati relativi alla determinazione delle polverisottili del primo ciclo di campionamento, con un valore pari a 868 microgrammi /Nmc, superiore al valore di 50 microgrammi/Nmc, utilizzato a riferimento nel
caso in esame (limite che il D.LGS.155/2010 impone non debba essere superato per più di 35 volte anno, come
media giornaliera).
In attesa della determinazione della degli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) e dei metalli pesanti, nell’area
dell’incendio sono evidenti la formazione e diffusione di particolato che non risulta associata ad un altrettanto
rilevabile formazione e diffusione di Diossine, Furani e PCB diossino-simili,sostanze chimiche altamente tossiche.
Tanto avviene, probabilmente, in relazione alla tipologia di rifiuti andati in combustione, in cui le plastiche
clorurate erano pressochè assenti o contenute in minime quantità. […] Gli ulteriori risultati degli accertamenti in
corso verranno diffusi non appena disponibili.

Con nota prot.n. 327650 del 27/12/2024, indirizzata alla Salerno Pulita SpA, l’ARPAC ha comunicato che: “…alla
data del 25/12/2024 non sono state utilizzate acque per lo spegnimento dei focolai e che nella mattinata del
25/12/2024 non erano attivi scarichi di acque reflue provenienti dal sito de quo. In previsione del possibile
utilizzo, nei prossimi giorni, di acque per lo spegnimento dei focolai di incendio che ad oggi interessano i
rifiuti ed in relazione alla possibilità di eventi meteorici che potrebbero originare acque di dilavamento dei
rifiuti combusti, si rappresenta la necessità di operare scarichi idrici solo previa attività di verifica analitica
delle stesse ed esame della compatibilità rispetto ai recettori (fognatura e corpo idrico superficiale). Le
attività di monitoraggio dovranno comprendere la determinazione dei parametri indicati nel PMeC ed, in
aggiunta, i parametri tipici dei fenomeni di combustione di rifiuti. In mancanza delle attività di monitoraggio
o, nel caso di incompatibilità chimica con i corpi ricettori, le acque di dilavamento/spegnimento dovranno
essere raccolte e gestite come rifiuti liquidi”.
Considerato che si è in presenza di una situazione ambientale di incerto sviluppo, che persistono i focolai di
incendio e le attività di monitoraggio dell’ARPAC restano in corso.
Valutato che permane, pertanto, un pericolo per la sicurezza dei cittadini.
Valutato, in attesa dei risultati del monitoraggio dell’ARPAC e fino al permanere delle condizioni di incertezza
sullo sviluppo della situazione ambientale verificato dalla stessa Agenzia:
•di mantenere, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, chiuse le porte e le finestre delle
abitazioni, delle attività commerciali, industriali, di servizi e in tutti i luoghi dove è prevista la
permanenza prolungata dell’uomo, nella località sopra riportata;
•monitorare e verificare, l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto
nelle zone agricole ricadenti in prossimità della località sopra indicata, prima di procedere alla raccolta,
vendita e/o consumo deglistessi;
•con particolare riferimento alle attività dei VV.F. che prevedono l’utilizzo di acque per lo spegnimento dei
focolai, gli scarichi delle acque di dilavamento dei rifiuti combusti dovranno essere effettuati solo previa
attività di verifica analitica delle acque stesse ed esame della compatibilità rispetto ai recettori
(fognatura e corpo idrico superficiale). In mancanza delle attività di monitoraggio o, nel caso di
incompatibilità chimica con i corpi ricettori, le acque di dilavamento/spegnimento dovranno essere
raccolte e gestite come rifiuti liquidi.
Ritenuto di dover adottare un provvedimento cautelativo in attesa degli ulteriori risultati del monitoraggio in
corso dell’ARPAC e per le misure relative agliscarichi idrici.
Ritenuto che sussistono i presupposti per l’emanazione di una ordinanza contingibile ed urgente, stante l’esigenza
di tutelare la salute pubblica.
Visto l’art. 50 co. 5 del d.lgs. 267/00 ai sensi del quale “in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a
carattere esclusivamente locale, le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal Sindaco, quale
rappresentante della comunità locale”.

ORDINA

in attesa dei risultati del monitoraggio dell’ARPAC e fino al permanere delle condizioni di incertezza sullo
sviluppo della situazione ambientale verificato dalla stessa Agenzia:
1. di mantenere, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, chiuse le porte e le
finestre delle abitazioni, delle attività commerciali, industriali, di servizi e in tutti i luoghi dove è prevista
la permanenza prolungata dell’uomo, nella località sopradetta;
2. monitorare e verificare, l’assenza di residui di fumo sui prodotti ortofrutticoli coltivati in campo aperto nelle zone agricole ricadenti in prossimità della località sopra indicata, prima di procedere alla raccolta, vendita e/o consumo degli stessi;
3. con particolare riferimento alle attività dei VV.F. che prevedono l’utilizzo di acque per lo
spegnimento dei focolai, gli scarichi delle acque di dilavamento dei rifiuti combusti dovranno essere
effettuati solo previa attività di verifica analitica delle acque stesse ed esame della compatibilità rispetto
ai recettori (fognatura e corpo idrico superficiale). In mancanza delle attività di monitoraggio o, nel caso
di incompatibilità chimica con i corpi ricettori, le acque di dilavamento/spegnimento dovranno essere
raccolte e gestite come rifiuti liquidi.
DISPONE
• di dare adeguata pubblicità al presente procedimento mediante la sua pubblicazione all’Albo Pretorio Comunale e sul sito internet del Comune https://www.comune.salerno.it/ e la diffusione con ogni mezzo possibile;
• che copia della presente ordinanza venga trasmessa per i controlli e la sua esecuzione a:
– Prefettura — Ufficio Territoriale del Governo di Salerno
-Comando dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile di Salerno
– Salerno Pulita SpA
– Corpo Polizia Municipale del Comune di Salerno
– Compagnia Carabinieri di Salerno
– Gruppo Guardia di Finanza di Salerno
– ARPAC

AVVISA

Sono fatti salvi ulteriori provvedimenti all’esito degli accertamenti dell’ARPAC.
Avverso la presente ordinanza è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale
Amministrativo Regionale della Campania — Sezione di Salerno — nel termine di 60 giorni, in alternativa al
ricorso straordinario al Capo dello Stato entro il termine di 120 giorni.

Il Sindaco
arch. Vincenzo Napoli

Il Sindaco
VINCENZO NAPOLI / ArubaPEC S.p.A.

Autore dell'articolo: Redazione