Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Perugia su presunti dossieraggi ai danni di politici, vip e personaggi noti, sarebbe stata attenzionata anche la compravendita della Salernitana.
L’inchiesta, che vuole fare luce sulla vasta rete di accessi non autorizzati al sistema informatico delle cosiddette Sos, le operazioni che gli operatori finanziari sono tenuti a segnalare e sulle quali la magistratura stabilisce se rappresentino qualcosa di illecito o meno, vede coinvolti il pubblico ministero della Direzione Nazionale Antimafia, Antonio Laudati, il luogotenente della Guardia di Finanza, Pasquale Striano ed alcuni giornalisti.
In un’intervista rilasciata quest’oggi al Tg1 dal parte legale del pubblico ministero Laudati, risulterebbe che quest’ultimo avrebbe eseguito accertamenti sui rapporti tra il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, e Danilo Iervolino nel periodo in cui la Federcalcio era impegnata a vigilare sulla compravendita della Salernitana. Nel medesimo periodo sarebbero stati effettuati accessi irregolari anche per verificare la posizione dell’ex co-patron granata, Marco Mezzaroma.
Intanto, attraverso una nota a firma del procuratore capo di Salerno, Giuseppe Borrelli, viene precisato che: “con riferimento alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia inerenti accessi abusivi a banche dati, ritengo opportuno evidenziare che la Procura della Repubblica di Salerno, nell’ambito di normali rapporti di cooperazione tra Autorità Giudiziarie, ha da tempo ed in più occasioni fornito all’Ufficio procedente le informazioni utili e la documentazione necessaria alla prosecuzione delle indagini in corso di svolgimento.
Evidenti ragioni di riservatezza, su attività peraltro condotte da altro Ufficio Giudiziario, appaiono ostative alla diffusione di qualsiasi ulteriore informazione sulla vicenda”.