INCHIESTA SU SQUECCO, DETTAGLI E REAZIONI –

Il giorno dopo l’operazione Croci del Silaro che ha portato all’arresto dell’imprenditore capaccese Roberto Squecco, ulteriori dieci misure cautelari e 22 indagati emergono altri dettagli dell’inchiesta condotta dalla Procura della repubblica di Salerno con gli agenti della squadra mobile di Salerno. Uno dei dettagli di maggiore discussione è il provvedimento che riguarda una

funzionaria dell’Asl, accusata di aver redatto un atto falso, ma sotto la lente di ingradimento è finito tutto il sistema di convenzione ed appalto del servizi di soccorso ed emergenza.
Che ci sia un “sistema” parallelo allo Stato, un mondo di mezzo, in Regione Campania è un fatto che la FISI, (la Federazione italiana Sindacati Intercategoriali) sta denunciando oramai da anni. L’episodio che vede coinvolti il titolare di un servizio di soccorso cilentano, una Consigliera Comunale di maggioranza di Capaccio alla corte di Franco Alfieri e la Responsabile del servizio di urgenza ed emergenza dell’ASL di SALERNO (dott. essa Montella) è solo uno tra i tanti episodi che la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) ha portato a termine con gli arresti e con i divieti di dimora comminati ed interessa il mondo degli appalti e delle convenzioni su cui ruotano miliardi di euro in Regione Campania.
Ricordiamo a tutti che sulle elezioni regionali appena passate è stato presentato un esposto alla Procura di Napoli da parte di Rolando Scotillo (candidato alle elezioni e Segretario nazionale della FISI) proprio sull’utilizzo “parallelo” a mo’ di ufficio di collocamento di stazioni appaltanti in sanità, negli Enti pubblici non economici e nelle società partecipate, vigilate o comunque controllate da Comuni e da Regioni. Non è un caso che vittorie elettorali clamorose, in termini di percentuali, si possono avere solo se si governano “sistemi” in cui posti di lavoro (ed in queste società abbondano) e soldi pubblici vanno solo “collocati” ad amici ed amici di amici.
“Sugli affari con ambulanze e morti, che hanno portato la Procura di Salerno ad arrestare dieci persone e a colpire l’impero dell’imprenditore Roberto Squecco a Capaccio Paestum, credo che il governatore Vincenzo De Luca debba pensare seriamente a commissariare l’Asl Salerno”.
Anche il segretario provinciale dell’Udc Salerno, Mario Polichetti, interviene sull’inchiesta culminata con diversi arresti nella giornata di ieri e prendendo atto di gravi mancanze da parte dell’Asl Salerno chiede immediatamente di commissariare l’Azienda sanitaria locale di Salerno per dare un segnale dopo quanto emerso dalle indagini.
Sul fronte politico, Polichetti, si associa alla richiesta del presidente della Fondazione Angelo Vassallo, Dario Vassallo, che ha chiesto subito una Commissione d’Accesso al Comune di Capaccio Paestum.

Autore dell'articolo: Barbara Albero