Speriamo che in maniera seria possa venir fuori la verità e che si possano capire le motivazioni che hanno portato a determinati esiti. Che dall’ispezione inviata dal Ministro della Salute Schillaci al Ruggi di Salerno possano uscire parole di verità per l’azienda ospedaliera universitaria e per gli utenti. Il nostro auspicio è che non vengano fuori responsabilità, ma ben venga l’analisi sotto una lente speciale delle attività dell’ospedale del Ruggi.
A dirlo è Margaret Cittadino, presidente del tribunale per i Diritti del Malato commentando il lavoro in corso della task force del Ministero della Salute che oggi , al suo secondo giorno al Ruggi, sta effettuando delle ispezioni nell’ospedale nell’ambito di accertamenti su presunte criticità e decessi di alcuni pazienti. Presenti anche i carabinieri del Nas, oggi al secondo piano della direzione amministrativa dell’ospedale di Via San Leonardo. Gli ispettori del ministero della Sanità hanno ascoltato medici e infermieri in servizio dopo aver acquisito agli atti le cartelle cliniche per chiarire se si può o meno parlare di casi di malasanità e se ci responsabilità legate ai decessi di cui i familiari hanno sporto denuncia.
I molteplici gravi casi di decessi che si sono verificati nell’arco temporale di appena un mese, tra fine gennaio e febbraio 2023, meritavano l’attenzione di chi esercita la funzione di controllo sulla sanità”. Così Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia eletto nel collegio di Salerno e commissario regionale del partito di Giorgia Meloni in Campania che ha sollecitato ed ottenuto dal ministero alla Salute, Orazio Schillaci l’invio a Salerno di un task force.
“L’attività degli ispettori – aggiunge Iannone – saprà fare piena luce perché le famiglie dei deceduti meritano di sapere la verità e la politica deve fare la sua parte a prescindere dall’attività giudiziaria. Sono convinto che all’ospedale di Salerno abbiamo ottime professionalità mediche e infermieristiche ma sono altrettanto convinto che lavorano in condizioni indecenti per effetto di una politica sanitaria fallimentare della Regione di De Luca.