Oggi espatriare non è solo una questione di lavoro o di età: sono tanti gli elementi che entrano in gioco, quando si configura la possibilità di andare a vivere una seconda vita all’estero, ripartendo da zero. C’è la voglia di cambiare, di scoprire un po’ com’è essere cittadini del mondo. Inoltre emerge il desiderio di scoprire come sarebbe trovare lavoro in un paese che li premia, i suoi cittadini: dunque un paese meritocratico, dove le prospettive di carriera sono reali e dove l’economia funziona come un orologio svizzero. Europa, Asia, Americhe, Africa: oggi gli italiani prendono l’aereo e volano verso i quattro punti cardinali senza problemi. Cresce infatti la voglia di espatriare e di andare a vivere all’estero, nel tentativo di rivalutare quanto fatto e quanto auspicabilmente ci sarà da fare.
Italiani all’estero: i dati sul nuovo fenomeno migratorio
I dati del 2017 non sono ancora ufficiali, ma bastano quelli del 2016 per comprendere l’enorme portata di questo fenomeno migratorio 2.0: gli italiani che lasciano l’Italia per l’estero, infatti, sono in costante aumento. Nel 2016, secondo i dati del Report Migrantes, hanno lasciato il Belpaese addirittura in 124.000 (+15% rispetto al 2015). Inoltre, sono anche in aumento i giovani partenti: il Rapporto Migrantes parla infatti di circa 50.000 giovani nel 2016, con un aumento del +23% rispetto l’anno precedente. Per quanto riguarda gli under-34, la percentuale di expat sale addirittura al 40% del totale degli emigranti. Quasi il 13% degli espatriati, poi, ha meno di 10 anni: questo significa che oggi le famiglie si trasferiscono in blocco, e che non è più solamente una questione di singoli. Quanti italiani vivono oramai all’estero? secondo l’Aire, siamo vicinissimi ai 5 milioni.
Emigrare all’estero? Oggi è molto più facile
Sono mille i motivi che portano le famiglie italiane a prendere questa decisione: motivi complessi, spesso intrecciati fra loro, economici, personali e non. È altrettanto vero, però, che oggi emigrare all’estero è di una facilità disarmante: basta prendere un aereo, e lasciar fare tutto il resto a chi lo fa di mestiere. Il trasloco, ad esempio, può essere affidato ad un’agenzia esperta in trasporti internazionali come blissmoving.it. Al tempo stesso, è possibile affidarsi a queste ditte anche per quanto concerne le pratiche burocratiche. Inoltre, persino le app possono aiutarci a organizzare un trasloco semplificando molto la gestione dei pacchi.
Expat in terza età: anche i pensionati all’estero
A torto si pensa che siano solo i giovani a provare la soluzione della vita all’estero: hanno tutta la vita davanti, dunque la possibilità di cambiarla radicalmente e in meglio. In realtà, oggi sono tantissimi i pensionati che scelgono di seguire la stessa strada: per godersi i frutti del proprio lavoro, e per evitare la tagliola del fisco italiano. Non a caso si parla di “white economy”, quando si indica questo fenomeno: Paesi come il Portogallo, infatti, consentono un trasferimento della pensione con dimezzamento delle tasse, rispetto all’Italia. È una scelta che premia anche paesi considerati “tax free”, come la Bulgaria, la Tunisia e tutte le altre mete dove vivere costa pochissimo.