Sta quasi passando sotto silenzio eppure quella che sta partire sarà, a tutti gli effetti, un’autentica rivoluzione per l’Evento Luci d’Artista che si appresta a tagliare il nastro della tredicesima edizione. Sarà la prima della Blanchere Illumination, la multinazionale francese che, al termine di una vittoriosa battaglia legale, si è aggiudicata il prestigioso appalto mettendo alla porta i piemontesi della Iren. In questi giorni si sta già lavorando per delineare il percorso delle luminarie cittadine e non saranno poche le novità a tutti i livelli a partire dall’individuazione di nuovi siti per le installazioni illuminotecniche. Sette le
nuove location: Largo Montone, i Giardini della Minerva, via Arce – via Velia, via Diaz, via Quaranta – via Manzo, Piazza Conforti, Piazza della Concordia – grande elemento di novità – e Piazza Plebiscito. I nuovi siti individuati dal dominus dell’evento andranno a integrare il percorso ormai consolidato: Villa comunale, il Centro Storico, Piazza Sedile del Campo, Piazza Portanova, Piazza Flavio Gioia, Piazza S. Agostino, Corso Vittorio Emanuele e tutta la zona orientale già toccata in passato dall’evento. Parallelamente ai lavori in corso e quelli da cantierare non si placano le polemiche politiche. Tensione alta soprattutto a Napoli, alla Regione dove fa la voce grossa l’opposizione e in particolare il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro che nei giorni scorsi ha sottolineato come la priorità dell’agenda del Governatore De Luca sia rappresentata proprio dall’evento Luci d’Artista che – a dire dell’esponente di Forza Italia – ha assorbito da solo oltre il 10% dei circa 80 milioni di euro dei Fondi Poc Cultura 2020. Per l’esponente azzurro pur di deliberare a tutti i costi i fondi per l’evento natalizio di Salerno non sono mancate integrazioni e carambole amministrative. Giusto ricordare che la precedente Governance aveva destinato a Luci d’Artista appena 180 mila euro.