“Credo che subito dopo le feste vada convocato un consiglio generale monotematico per informare i consiglieri in maniera compiuta della vicenda Intertrade” – ha dichiarato Matteo Buono, segretario generale della Cisl di Salerno e componente del consiglio camerale.
E’ questa la richiesta rivolta al presidente della Camera di Commercio di Salerno Prete, a seguito degli ultimi sviluppi giudiziari che hanno portato agli arresti domiciliari il vice segretario generale vicario. Il sindacato, come già fatto in precedenza, è pronto a fare la sua parte e dare la massima collaborazione possibile. “Va dato atto al presidente Prete ed alla giunta camerale, in carica ed a quella della scorsa consiliatura – ha dichiarato Buono – del positivo lavoro svolto, ponendo immediatamente argine, una volta compresa la gravità e complessità della situazione finanziaria di Intertrade, al dispendio di ingenti risorse. Con la nomina a commissario, poi, del dott. Greco e, successivamente, con la messa in liquidazione dell’azienda, è stato dato un segnale forte di cambio di passo sulla strada della trasparenza e della legalità. Ora, però, fermo restante l’azione giudiziaria e gli esiti che avrà, è necessario coinvolgere il consiglio camerale. Il sindacato è pronto a fare la sua parte. “ Il buco finanziario prodotto da Intertrade nelle casse della Camera di Commercio è ingente.
“ Nell’ultima riunione di consiglio, con l’approvazione del bilancio preventivo per l’anno 2017, sono stati accantonati, in via cautelare, per far fronte alle perdite stimate un milione e quattrocentomila euro, che si aggiungono agli ottocentomila euro già stanziati in precedenza, – ha continuato Buono-, riducendo al lumicino le attività camerali. Appare indispensabile ed urgente, dopo quanto ipotizzato dalla Procura della Repubblica di Salerno, che fa esplico riferimento ad una “ mala gestio “, con l’utilizzo di somme sottratte alle loro finalità istituzionali, che i consiglieri, nella stragrande maggioranza di nuova nomina, non siano più spettatori di questa incresciosa vicenda ma messi in condizione di conoscere fatti e cose che, purtroppo, apprendono solo dai giornali. Tutto ciò per assumere, se chiamati, a condividere i prossimi provvedimenti con piena scienza e coscienza. “