Una splendida pergamena commemorativa inserita in una cornice d’argento è stata consegnata dal sindaco della città di Scafati, Pasquale Aliberti, ai massimi dirigenti della Givova Scafati, al termine di una serata di grandi festeggiamenti, fortemente voluta ed organizzata dall’amministrazione comunale, per premiare la società, recente vincitrice della “IG Basket Cup 2016”, ovvero la Coppa Italia di serie A2, conquistata per la seconda volta nella propria storia, a distanza di dieci anni dalla prima.
In un’aula consiliare gremita oltre ogni ordine di posto, ieri sera, le istituzioni cittadine, rappresentate dal primo cittadino e dall’assessore allo sport Diego Chirico, hanno fregiato di un cortese omaggio il sodalizio cestistico, rappresentato dal presidente Alessandro Rossano, dal patron Nello Longobardi e da Giovanni Acanfora, titolare del marchio Givova (title sponsor). Presenti, in gran parata, anche gli atleti, lo staff tecnico, dirigenziale e sanitario. La serata è stata condotta e moderata dal “portafortuna” della Givova Scafati, l’inviato di “Striscia La Notizia” Luca Abete, che ha dato voce a tutti i protagonisti di questo straordinario successo.
I saluti istituzionali ed il benvenuto a tutta la cittadinanza ed i tifosi intervenuti è stato a cura del sindaco Pasquale Aliberti: «Ringrazio la squadra e la società per il risultato conseguito, che ci ha resi orgogliosi e ci ha fatto emozionare. Grazie al basket, il nome della città di Scafati viene utilizzato con accezione positiva in tutta la nazione. Ringrazio Rossano e Longobardi per l’opportunità che ci stanno dando in questi anni, appassionando una città intera e facendo diventare il basket il primo sport cittadino. Grazie a loro, il PalaMangano è diventato un luogo accogliente per bambini e famiglie e la partita domenicale un momento di aggregazione e socializzazione, dove è piacevole ritrovarsi e stare insieme. Nel 2006 abbiamo fatto l’accoppiata coppa – promozione, così come ha fatto il coach a Capo D’Orlando la stagione precedente: mi auguro che questo possa essere l’anno giusto per bissare il medesimo risultato, augurandomi, prima di chiudere il mio mandato, di lasciare la sociètà dove l’ho trovata nel 2008, quando sono stato eletto sindaco, ovvero in massima serie».
Visibilmente emozionato per il risultato conseguito dalla squadra, anche il titolare del marchio Givova, Giovanni Acanfora, ha voluto sottolineare l’importanza di questo risultato e mostrare la propria vicinanza alla società: «Ho vissuto come un tifoso l’avventura di Coppa Italia, conquistata grazie alla squadra, al gruppo, alla famiglia che si è creata con il comune obiettivo di raggiungere risultati importanti. Noi di Givova crediamo molto in questo progetto: se restiamo coesi e riusciamo a comunicare anche con gli imprenditori scafatesi, possiamo arrivare in alto. Siamo anche pronti a fare maggiori investimenti in un progetto in cui crediamo molto, con l’obiettivo di centrare la serie A1».
Orgoglioso per il risultato conseguito, ma sempre lucido nei propri interventi, anche il presidente Alessandro Rossano a reso merito a tutti coloro si sono impegnati per la conquista della Coppa Italia: «E’ doveroso sottolineare la forza, la determinazione e la concentrazione sfoderata dal team in questa competizione e rendere merito a tutti per l’impegno profuso. Dobbiamo restare con i piedi a terra e non perdere di vista gli altri obiettivi: ci attende infatti tutta l’ultima parte di campionato e tante scadenze da onorare e rispettare».
L’assessore allo sport Diego Chirico ha seguito il team a Rimini ed assistito all’intera manifestazione sportiva, vivendo in prima persona, da appassionato e tifoso, le emozioni della vittoria: «Siamo orgogliosi di essere scafatesi oggi ancor più di ieri. Come amministrazione comunale cerchiamo di dare risposte a tutte le società presenti sul territorio, nonostante le tante difficoltà, ma è grazie a persone come Rossano e Longobardi che la città di Scafati balza agli onori delle cronache nazionali per meriti sportivi e ciò ci rende orgogliosi e partecipi, così come lo è oggi quest’aula consiliare gremita di persone e come lo è stato anche durante la proiezione della finale contro Mantova».
L’ultimo a prendere parola al tavolo delle autorità è stato il patron Nello Longobardi, che ha iniziato il suo intervento con delle dediche speciali: «Non è facile festeggiare dopo l’improvvisa e prematura scomparsa di un amico di tutti noi, come Raffaele Granata, ma, conoscendolo, sono sicuro che questa sera avrebbe gioito insieme a noi, così come il nostro ex capo tifoso Peppe Lamanna. Voglio ringraziare il sindaco e l’assessore allo sport, perché il loro ruolo negli anni è stato fondamentale e decisivo affinché il trio composto da me, Rossano e Acanfora oggi fosse qui, unito e coeso. Ringrazio Rossano, perché sebbene siamo agli antipodi, ha un ruolo fondamentale ed insostituibile. Voglio poi ringraziare lo sponsor Givova, che è proprio di Scafati e ci è sempre vicino. Ma il merito è soprattutto della squadra, per quello che ha fatto in campo, unitamente al prezioso lavoro dello staff sanitario, dirigenziale e tecnico, in particolare di coach Perdichizzi. Mi sono emozionato quando ho visto le immagini della biblioteca piena di gente ad assistere insieme alla finale e poi a festeggiare la vittoria, ma ora dobbiamo essere propositivi e guardare avanti, alla prossima partita e alla parte finale di stagione».
Dopo aver proiettato un simpatico ed emozionante video commemorativo di questa avventura di Rimini, con immagini, interviste e retroscena, e prima ancora delle fotografie di rito e del taglio della torta che ha chiuso la serata, la parola è andata a due tra i principali artefici di questo sensazionale risultato, il capitano Patrick Baldassarre e l’allenatore Giovanni Perdichizzi. Il primo ha dichiarato: «Quando abbiamo vinto contro Treviso, è aumentata la compattezza tra di noi ed abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di importante. Proprio la compattezza mostrata sin dal primo giorno di allenamento, sebbene fossimo un gruppo nuovo, è stata finora la nostra arma in più. Per i play-off dovremo essere ancora più duri ed aggressivi, proprio come un branco di lupi, che lavorano insieme per ammazzare la preda». Il secondo, infine, ha si è così pronunciato: «Sono state tre partite diverse: di sofferenza la prima, tattica la seconda e di consistenza la terza. Quest’ultima è stata forse la più facile, grazie alla bravura di tutti, tesa a renderla tale. Va dato merito agli atleti di aver interpretato nella maniera giusta le gare e di aver capito che dalla difesa potevano nascere le nostre vittorie, fortemente volute per la società e per i nostri tifosi. Siamo soddisfatto, ma non siamo affatto appagati ed abbiamo ancora fame di vittorie».