I militari della Compagnia di Scafati, nel corso di due distinte operazioni denominate “Improper Connections” e “Goccia a goccia”, hanno eseguito numerosi controlli volti ad individuare e a reprimere particolari condotte illecite finalizzate al furto di energia elettrica e acqua dalle reti pubbliche.
Gli interventi hanno interessato i comuni di Scafati, San Marzano sul Sarno, Sarno e San Valentino Torio e sono stati indirizzati principalmente nei confronti delle attività commerciali presenti sul territorio.
Le attività di polizia giudiziaria hanno consentito di trarre in arresto due soggetti proprietari rispettivamente di una pizzeria sita in San Valentino Torio e di una pescheria, con annesso ristorante, sita in Scafati. In entrambi i casi, l’allaccio abusivo realizzato a mezzo di un cavo privato con innesto diretto alla rete elettrica pubblica e occultato all’interno delle pareti degli stessi locali commerciali, veniva regolato con una centralina che consentiva il funzionamento di varie celle frigo, frigoriferi, friggitrici e condizionatori con una riduzione dei consumi superiore al 90%.
Ulteriori quattro denunce sono state effettuate nei confronti di altrettanti soggetti, gestori di due pizzerie e due supermercati che mediante artifizi truffaldini erano impropriamente allacciati alla rete idrica pubblica gestita dalla società GORI. Due le tipologie di artifizi truffaldini: in alcuni casi non era presente il previsto misuratore dei consumi a norma di legge, in altri casi, il misuratore veniva manomesso in modo da segnalare minori consumi rispetto a quelli realmente effettuati.
Il fenomeno del furto dell’energia elettrica e dell’acqua pubblica risulta particolarmente diffuso nel territorio scafatese e nei comuni limitrofi, infatti le operazioni sopra descritte fanno seguito ad analoghi controlli, già eseguiti dalle Fiamme Gialle scafatesi, che hanno già consentito di denunciare 15 soggetti per furto di acqua, di eseguire tre arresti per furto di energia elettrica e di accertare danni patrimoniali in capo alle società di gestione per somme superiori a 200.000 euro.
Per gli ultimi sei soggetti interessati dai controlli, sono ancora in corso le opportune verifiche per determinare, l’entità del furto e del danno patrimoniale perpetrato, seppur nella maggior parte dei casi, le incongruità tra i consumi e le tipologie di attività svolte sono risalenti a diversi anni.