È quanto scoperto dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, che nel corso dei servizi
di polizia economico – finanziaria ha individuato una serie di pontili galleggianti, all’interno dei porti della costa cilentana, totalmente “fantasmi” al fisco.
Nel corso del costante monitoraggio, mirato alla verifica del corretto assolvimento dei tributi locali, i militari dal citato reparto Navale hanno sottoposto a controllo numerosi porti del Golfo di Policastro, individuando la
disponibilità di beni indicativi di capacita contributiva.
A seguito di una specifica attività info-investigativa realizzata anche utilizzando le banche dati in uso al Corpo,
sono stati scoperti dei manufatti che non sono risultati essere presenti nelle visure catastali.
Tale riscontro ha fatto emergere una condotta omissiva da parte dei contribuenti che, non effettuando la prevista
dichiarazione di aggiornamento presso l’Ufficio del Catasto degli immobili che insistono su aree demaniali in
concessione, hanno evaso il pagamento dei tributi locali.
In particolare, le azioni di legalità hanno consentito di constatare il mancato pagamento dell’Imposta Municipale
Unica (IMU), della Tassa sui rifiuti (TARI) e Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI) per oltre 700.000 euro, risorse
che sarebbero dovute entrare nelle casse comunali nell’interesse della collettività.
L’evasione dei tributi locali costituisce un grave ostacolo allo sviluppo economico perché distorce la concorrenza
e l’allocazione delle risorse, mina il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato e penalizza l’equità, sottraendo spazi d’intervento a favore delle fasce più deboli. Da qui l’importanza dell’azione “chirurgica” svolta dal reparto del Corpo sulla fascia costiera.