LA GUARDIA DI FINANZA SEQUESTRA UNA CARROZZERIA ABUSIVA A SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO

Nel corso di un servizio d’iniziativa, volto al controllo economico del territorio, alcuni giorni fa la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha scoperto, all’interno di un garage, sito a Sant’Egidio del Monte Albino, un’attività di autoriparazione completamente abusiva, in quanto sprovvista di qualsiasi autorizzazione, ma perfettamente organizzata per l’esercizio della professione. All’interno del locale, infatti, le Fiamme Gialle della Compagnia di Nocera Inferiore, oltre ad una cabina di verniciatura ed un ponte sollevatore da officina, hanno rinvenuto due autovetture danneggiate, in fase di riparazione, e diversi rifiuti speciali, quali parti di autoveicoli e materiali ferrosi, pneumatici usurati, batterie esauste, solventi industriali e vernici, senza alcuna cautela per la sicurezza personale né la previsione di misure idonee per il corretto smaltimento degli stessi. Pertanto, l’intera struttura, di circa 400 mq., è stata sottoposta a sequestro ed il responsabile, un soggetto di nazionalità italiana, oltre ad essere stato denunciato a questa Procura della Repubblica per ipotesi di reato quali “attività di gestione di rifiuti non autorizzata” e “ricettazione”, è stato altresì segnalato alla Regione Campania per l’irrogazione delle sanzioni amministrative previste in materia di attività di autoriparazione non autorizzate. L’economia sommersa è una piaga per l’intero sistema economico nazionale perché sottrae risorse all’Erario, lede gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste, pregiudicando oltretutto gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura” (fiscali, organizzativi e del lavoro) per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri. Non ultimo, alcune tipologie di sommerso minano gravemente anche l’ambiente a causa dello smaltimento sconsiderato di rifiuti gravemente dannosi per l’ecosistema.

Autore dell'articolo: Redazione