Conquistare Milano per entrare da trionfatore a Roma. Tra il 25 ed il 26 maggio sarà questa la grande missione di Claudio Lotito. Finito il campionato, il patron di Lazio e Salernitana resta concentratissimo sulla battaglia elettorale che si sviluppa due piani paralleli: la presidenza della Lega B, infatti, è il biglietto per entrare in Consiglio Figc, convocato a Roma per il 26 maggio, il giorno successivo a quello in cui le società cadette si saranno riunite a Milano per provare ad uscire dalla situazione di stallo che si è creata dopo le dimissioni di Abodi. Il presidente federale, Carlo Tavecchio, auspica che al più presto le ventidue società trovino un’intesa per eleggere il nuovo presidente, il quale potrà sedere in Consiglio Federale. Lo scranno di consigliere Figc sta particolarmente a cuore a Lotito, reduce da un biennio in cui ha avuto un ruolo di primo piano in via Allegri, essendo stato il grande sostenitore di Tavecchio in occasione del suo primo mandato. La convocazione dell’assemblea elettiva per il giorno 25 maggio segue il nulla di fatto dello scorso 9 maggio quando non fu raggiunto il numero legale – quattordici – e saltò l’elezione di Claudio Lotito, forte del sostegno di dodici società. A poco meno di una settimana dal nuovo tentativo di addivenire ad una soluzione, però, si registra l’uscita di scena di Salvatore Gualtieri, ex vicepresidente del Crotone, che aveva guidato lo schieramento contrario al patron granata. Venuto meno un rivale, Claudio Lotito “attende gli eventi” e valuta le prossime mosse. Il patorn granata potrebbe anche provare a spostare i suoi voti sul nome di un altro candidato che possa intercettare il consenso anche degli altri club, ma la tentazione di ripresentarsi in prima persona è assai forte anche perché solo con l’elezione a numero uno della Lega B potrebbe entrare in Consiglio Federale. Legato all’esito della vicenda elettorale in serie B è il destino della Salernitana. Qualora fosse eletto alla presidenza, infatti, Lotito dovrebbe rinunciare al 50% in suo possesso del pacchetto azionario della società. L’altra metà è nelle mani di Marco Mezzaroma che però non se la sentirebbe di andare avanti senza il cognato. La presidenza della Lega B, un seggio in Consiglio Federale, il futuro della Salernitana: in pochi giorni il quadro potrebbe diventare più chiaro, ammesso che il 25 maggio da Milano arrivi la fumata bianca per l’elezione del nuovo numero uno della Lega cadetta, e per il club granata potrebbero aprirsi nuovi scenari.
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