LA PARTITA DI LEO, DOPPIO EX DELLA PANCHINA

Crotone – Salernitana sarebbe stata la sua partita. Leonardo Menichini difficilmente non vi butterà l’occhio venerdì sera e chissà per chi farà il tifo.
Il trainer di Ponsacco ha riportato in B la Salernitana al termine di una cavalcata trionfale, anche se non priva di momenti difficili, ma non è stato riconfermato e, forse, è stato oggetto di attacchi ingenerosi da parte di alcuni dei suoi ex calciatori. Tutti a muovergli accuse, eppure lui, Leo da Ponsacco, allievo prediletto di Mazzone, può far parlare per sè l’almanacco. Parla il campo, parlano i risultati, e chi lo attacca perchè giocava poco, magari dovrebbe pure farsi un bell’esame di coscienza.
Il calcio, però, non è un mondo perfetto e non è estraneo alle brutture della vita quotidiana. Poca gratitudine, nessuna riconoscenza e troppe bugie. Menichini a Salerno ha vinto, sfruttando anche la forza di una squadra che era un lusso per la categoria, ma sapendo incanalare le risorse dei singoli nella giusta direzione e questo è un merito non da poco. Certo, anche lui ha commesso degli errori, ma i numeri restano dalla sua parte. La società ha deciso di congedarlo, puntando su un altro allenatore, cui ha consegnato una squadra non del tutto in linea con la sua visione del calcio. A Salerno ha vinto, a Crotone è stato esonerato, richiamato e poi di nuovo esonerato, ma ha comunque lasciato un segno. Per questo venerdì la gara dello Scida sarà la sua partita. Cuore a metà, come si dice in questi casi, Menichini guarda a Crotone e Salernitana come a due creature che, in parte, sono anche sue. Lui, che ha lasciato l’Arechi da vincitore, resistendo alle critiche e reggendo una pressione non indifferente, non potrà che sorridere davanti agli attacchi di qualche suo ex calciatore dal dente avvelenato.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto