Si ferma a Firenze la marcia della Salernitana, reduce da una striscia positiva di tre partite. Nicola conferma il 3-5-2, ma cambia diverse pedine nell’undici base. Pirola rileva l’infortunato Fazio in difesa, dove si rivede Daniliuc al centro, mentre sulla corsia sinistra c’è Vilhena. In mezzo al campo prima da titolare per Bohinen affiancato da Coulibaly e Candreva. Sorpresa in avanti dove giocano Bonazzoli e Piatek. Di nuovo in panca Dia. La Fiorentina di Italiano conferma il 4-2-3-1 con Bonaventura dietro Cabral. E’ sulle fasce che i viola sfondano con Dodò e Ikonè a martellare dalla parte di un Vilhena ben presto in difficoltà, mentre sul versante opposto anche Mazzocchi fatica ad arginare Biraghi e Kouamè. La Fiorentina prende il pallino del gioco in mano fin dal fischio di inizio e concede poco alla Salernitana che non riesce ad imbastire azioni d’attacco incisive. Il gol del vantaggio viola è tutto merito di Bonaventura che prima strappa il pallone a Vilhena, poi pesca in profondità Ikonè ed infine si fa trovare pronto sullo scarico dell’ex Lione. Troppo larghe nell’occasione le maglie difensive granata. La Fiorentina spinge, la squadra granata, sostenuta da 1600 tifosi, arranca e Sepe la salva in un paio di occasioni, esaltandosi nella sfida a distanza tra ex con Terracciano. Il portiere partenopeo sta attraversando un ottimo momento di forma e grazie a lui la Salernitana può andare all’intervallo sotto solo di un gol. Dopo aver cambiato in corsa l’assetto dei suoi con Candreva e Mazzocchi di nuovo esterni, a destra e sinistra rispettivamente, e Vilhena in mezzo, nell’intervallo Nicola attinge alla panchina. Maggiore rimpiazza l’olandese, Dia rileva Bonazzoli e la ripresa vede in campo una Salernitana quanto meno in grado di rispondere colpo su colpo. Sotto gli occhi del presidente Iervolino e delle squadre nazionali di rugby di Italia ed Australia, la Salernitana comincia a scambiare con più efficacia ed arriva al pari con Dia che gioca a due con Piatek e non esita al cospetto di Terracciano. Sesto gol per il senegalese che si prepara al Mondiale del Qatar nella maniera migliore. E’ il momento in cui la partita potrebbe cambiare. Bohinen, fino a quel momento lucido nella sua regia, fa posto a Radovanovic, mentre Italiano butta dentro altra qualità. Saponara è nato per fare assist, Jovic ha accettato Firenze per ritrovare la via del gol smarrita al Real. La pressione viola aumenta, la Salernitana non riesce a ripartire e s’abbassa. Troppo. Al punto che Radovanovic si attarda e non riesce a fare quel paio di passi che servirebbero per disinnescare l’assist delizioso di Saponara per Jovic che segna ma viene freddato dalla segnalazione di fuorigioco dell’assistente arbitrale. E’ una svista abbastanza evidente, come dimostra il var senza troppo indugiare. La Fiorentina esulta, la Salernitana prova a riversarsi in avanti ma ai granata manca il guizzo e la partita si chiude con una sconfitta che segna il sorpasso viola in classifica.
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