I timori della vigilia si stanno materializzando adesso. Alla Salernitana manca un bomber. Un attaccante da doppia cifra. Un signore dell’area di rigore che sappia concretizzare il lavoro di squadra, timbrando il cartellino alla prima occasione. Ventura fa spallucce, ma lo sa fin troppo bene. Il trainer granata sta provando a sopperire alla mancanza di un vero stoccatore, ma di certo i rigori di Kiyine e i rari aiuti da parte dei difensori e dei centrocampisti in fase realizzativa non possono bastare. Soprattutto per una squadra che vuole avere delle ambizioni di vertice.
Non devono bastare. La conferma che il problema c’è ed è evidente arriva anche dalla scarsa forza dei granata nel riuscire a segnare più di un gol a partita. Dopo Venezia sono diventate 2 le gare (la prima volta con il Benevento) in cui la partita non è stata mai sbloccata dalla squadra di Ventura, ed in entrambi i casi è toccato fare i conti con una battuta d’arresto. Sono 4, invece, gli incontri conclusi con un gol realizzato, Cosenza, Trapani, Chievo Verona e Frosinone.
Infine le 2 piacevoli eccezioni, tre le reti segnate a Livorno e soprattutto all’esordio in campionato contro il Pescara. Proprio dalla prima stagionale non ci sono più notizie di Niccolò Giannetti come marcatore della Salernitana, da allora infatti tanto impegno, tanto lavoro sporco e anche tanta sfortuna verrebbe da dire se si guardano le occasionissime avute in laguna. Per il momento, dunque, nessuna svolta e la rincorsa al 50° gol in carriera in Serie B, distante attualmente 8 centri, resta per il momento in standby. E così per l’attaccante toscano c’è da fare i conti anche con l’inizio di stagione più complicato dal punto di vista realizzativo negli anni vissuti nel torneo cadetto. Discorso per certi aspetti simile per Milan Djuric che bomber però non lo è mai stato. Basti pensare che il gigante di Tuzla l’anno scorso rimase all’asciutto fino a fine marzo (1-1 contro il Venezia all’Arechi). Numeri alla mano parliamo dello specchio della problematica offensiva con la quale è costretta a convivere la Salernitana. Ma se per Giannetti il curriculum parla chiaro, quasi mai ha superato la doppia cifra in carriera (10 reti solo nel 2015-16 con il Cagliari), per il bosniaco i numeri sono anche peggiori (non più di 7 reti come nel 2015-16 con il Cesena). Per cui nessuna sorpresa. Se poi gli uomini che avrebbero dovuto aiutarli a migliorare le proprie statistiche sono rimasti quasi sempre in panchina o in tribuna, è inevitabile che la questione si potesse complicare ulteriormente. Ma intanto almeno Lamin Jallow sembra essere tornato regolarmente a disposizione, il dolore al ginocchio destro non si fa più sentire e dopo il buon impatto al rientro in campo contro il Venezia il gambiano è pronto a riprendersi la maglia da titolare per provare così a ridare imprevedibilità negli ultimi venti metri. Il tutto, naturalmente in attesa – sperando non sia vana – di vedere finalmente all’opera Alessio Cerci la cui maglia da titolare però non sembra essere ancora pronta.