LA SALERNITANA SBANCA L’OLIMPICO –

La prima volta non si scorda mai. La Salernitana vince per la prima volta in trasferta nell’attuale campionato, rifila tre gol tutti insieme ad una squadra che non ne incassava neanche uno da sei partite, conquista il suo primo successo all’Olimpico e sale a quota 16 punti in classifica, ponendosi esattamente a metà classifica. Contro la Lazio di Sarri, per giunta, segna per la prima volta da ex Candreva, che dà il via alla rimonta granata nella serata in cui per la prima volta era partito da interno di centrocampo. Nel 3-5-2 scelto da Nicola c’è posto per Bradaric a sinistra, cosa che libera Mazzocchi a destra. Coulibaly e Candreva interpretano ciascuno secondo le proprie caratteristiche il ruolo di mediani accanto a Radovanovic, perno centrale che dà equilibrio ad una difesa che perde dopo pochi minuti per infortunio Gyomber. Tocca a Bronn, allora, fare reparto con Daniliuc e Fazio, vero trascinatore della squadra per carisma e capacità di portare avanti il pallone fino a trasformarsi in attaccante aggiunto. Bonazzoli e Piatek si sbattono tanto e sono sempre pronti a venire incontro per offrire un punto d’appoggio in uscita ai compagni. Si sviluppa di più a sinistra, per sfruttare la gamba di Bradaric e per provare a sorprendere la Lazio con gli inserimenti di Candreva e Mazzocchi. La squadra di casa palleggia, ma non trova troppi varchi. Il primo squillo è di Pedro, mentre sul finire del tempo Luis Alberto trova il corridoio dove imbucare il pallone: Zaccagni sorprende Bronn ed infila Sepe. La ripresa inizia con l’occasione del raddoppio per Vecino su cui il portiere granata è decisivo. Proprio questo è il momento chiave della gara perché la Lazio non riesce ad assicurarsi una ripresa in controllo e la Salernitana capisce che c’è margine. Poco dopo, la catena di destra granata si scatena. Mazzocchi suggerisce per Candreva che con un pallonetto precisissimo scavalca Provedel e sigla il pareggio. La Lazio accusa il colpo e l’ingresso di Milinkovic- Savic si rivela un boomerang perché il centrocampista serbo, già diffidato, incorre in un giallo che gli precluderà il derby. La Salernitana sta corta e compatta ed ha energie per ripartire. I granata attaccano in buon numero ed infatti mettono la freccia con Fazio che si era sganciato in avanti per appoggiare l’azione e da consumato centravanti spara un destro sul palo alla destra di Provedel che non può nulla. Ed impotente appare tutta la Lazio che cambia ancora senza trovare il bandolo di una matassa fattasi intricata assai per merito di una Salernitana che regge bene il confronto anche nell’uno contro uno, che ruba palla e riparte a testa bassa. Dia aggiunge qualità e freschezza là davanti e chiude la partita su un’ottima ripartenza, iniziata dal recupero di Piatek, proseguita da Lassana e rifinita dal tracciante a pelo d’erba di un esplosivo Bradaric che cerca Dia sul secondo palo. Il senegalese impatta in scivolata e mette a segno il gol della sicurezza. Vilhena entra e si sistema a sinistra, Bohinen dà pulizia in mezzo al campo, giocando ancora da mezzala, e Botheim fa quel che gli viene chiesto, cioè difendere palla e far respirare la squadra. La Lazio ci prova, ma senza più convinzione. Domata ed irretita dalla Salernitana che si prende la ribalta e si gode una vittoria pesantissima per la storia e per la classifica.

Autore dell'articolo: Redazione