LA SALERNITANA SI FERMA A LECCE

Fabrizio Castori aveva assicurato alla vigilia che la sua squadra avrebbe saputo affrontare con altro piglio la sfida con una grande del campionato e l’inizio della partita sembrava suffragare le parole del tecnico marchigiano. A Lecce la Salernitana ha provato ad aggredire nel primo quarto d’ora la formazione pugliese, ma si è troppo presto rintanata nella sua trequarti. Salvata da Belec in tre occasioni già nel primo quarto d’ora, la difesa granata era vicina al traguardo che si era fissata, cioè portare negli spogliatoi lo zero a zero, ma è stata trafitta quasi allo scadere da Pettinari, oggetto del desiderio di Castori che da gennaio in poi sta facendo coppia fissa con Coda ed i benefici per Corini sono stati evidenti. Il gol quasi al tramonto del primo tempo ha fatto saltare i piani di Castori che avrebbe voluto affrontare la ripresa non con l’obbligo di rimontare, bensì con la prospettiva di sfruttare eventuali distrazioni del Lecce. Venuta meno l’ansia di sbloccare la partita, però, Coda e soci hanno rintuzzato la sfuriata di inizio ripresa della Salernitana, che ha avuto nel tiro di Tutino deviato da Maggio il momento apicale. Forse, proprio in quei minuti in cui la squadra ha preso possesso della trequarti avversaria Castori avrebbe potuto aggiungere un po’ di estro e qualità, ma ha preferito attendere metà ripresa, beffato sul tempo da un episodio, l’espulsione inevitabile ed ineccepibile di Bogdan. I cambi già preventivati sono risultati a quel punto meno incisivi di quanto il trainer granata sperasse. Il raddoppio di Maggio ha chiuso i giochi, ma la classifica non chiude le porte a nessuna prospettiva. A patto che le gare con Frosinone ed Entella portino in dote sei punti.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto