Sulle gravi carenze di personale al Comune di Salerno, con gravi ripercussioni sulla funzionalità della macchina comunale, continua la protesta della Uil Fpl Salerno. “E’ del tutto evidente che le scelte fatte dall’Amministrazione non hanno tenuto conto delle gravi carenze funzionali che vivono i settori dell’Ente”, ha detto Gerardo Bracciante, segretario della Uil Fpl Salerno. “Il paradosso che l’efficienza della macchina comunale si fa con l’aumento dei quadri dirigenziali quando effettivamente occorrerebbe maggiori figure intermedie mi porta a dire che ci sono molti generali e poca truppa”.
Per Bracciante, dunque, i problemi sorgeranno da qui a qualche mese, quando la macchina operativa dell’Amministrazione, non potrà offrire ai cittadini un servizio efficiente.
“Indubbiamente le norme di questi ultimi anni non hanno certo favorito il processo del turn-over, del personale andato in pensione, pur tuttavia, seppure limitatamente, la legge consentiva assumere una percentuale almeno del 25% della spesa sostenuta del personale che andava in quiescienza. Di tutto ciò l’Amministrazione non ne ha mai tenuto conto, anzi, quando le organizzazioni sindacali affrontavano la questione le risposte sono sempre apparse vaghe ed evanescenti”.
Secondo la Uil Fpl, quindi, se l’amministrazione comunale di Salerno avesse proceduto a un piano assunzioni secondo le norme adesso non parleremmo non di 150 unità ma di almeno 500.
“Attualmente sono in servizio attivo circa 1.000 unità a fronte di una personale in servizio, all’inizio degli anni Duemila di circa 2.400 unità”, ha detto Bracciante. “Questa notevole riduzione non consente di offrire servizi ottimali, ma di contro favorisce l’esternalizzazione degli stessi. Pare del tutto evidente che l’amministrazione comunale ha fatto scelte diverse, cioè ha creato le condizioni per arrivare alla privatizzazione dei servizi. Per ultimo, ma non meno importante, l’Ente, nel mese di dicembre, ha approvato, con decorrenza al primo marzo scorso, il nuovo assetto delle strutture di vertice dell’Ente, non tenendo conto delle considerazioni, legittime dei sindacati, che hanno evidenziato la necessità di un confronto tenendo conto dei reali bisogni per un funzionamento degli uffici ed offrire ai cittadini un servizio adeguato”.