LAMBIASE: “A SALERNO TROPPE TASSE”

Dopo gli ultimi provvedimenti di natura fiscale approvati dal Consiglio comunale di Salerno, si registra la nota del consiglIEre comunale Gianpaolo Lambiase che di seguito riportiamo: “Siamo anche a Salerno in un periodo di forte crisi economica, disoccupazione e precarietà lavorativa in ogni settore produttivo, povertà in aumento, difficoltà anche per famiglie un tempo “dignitose” di “arrivare alla fine del mese”. Il Governo nazionale non è ancora in grado di invertire questo processo di “decrescita economica”, però è dovere di un’Amministrazione Comunale, “cosciente e responsabile”, fare ogni sforzo possibile per ridurre il prelievo tributario a carico dei cittadini, almeno per le “tasse locali”.
La tendenza invece del nostro Comune è quella, che ho denunciato in più occasioni, di inasprire il carico fiscale sulle famiglie! Si usa l’aliquota massima 1,06% per l’IMU (solo 15 città in Italia ci raggiungono), l’addizionale comunale IRPEF allo 0,80% (tra i Comuni più tartassati oltre Salerno c’è Roma, Torino, Genova e Bologna), l’addizionale Regionale e la TASI elevatissime.
La TARI, la tassa sulla spazzatura, è quella che più delle altre grida “allo scandalo”, mentre la città è sempre più “sporca”. Proprio in questi giorni, in previsione della scadenza di pagamento, gli uffici comunali sono presi d’assalto dai cittadini sbalorditi, arrabbiati, increduli!
Tante sono le incongruenze riportate sui moduli di pagamento: si contano due volte persone residenti in uno stesso alloggio; le dimensioni dell’appartamento calcolate sono superiori alle superfici effettive; il proprietario di un’abitazione dichiaratamente vuota deve pagare comunque la TARI, anche se già paga la stessa tassa per la sua “prima casa”; la famiglia che riduce il numero dei suoi componenti, per il trasferimento di figli e parenti, è costretta a pagare la TARI per l’intero nucleo familiare.Tutto ciò succede anche per un regolamento comunale “balordo”, e per alcuni aspetti, a mio parere, illegale!Perché Salerno è tra le città italiane con le tasse locali più alte?
Perché troppi sono i debiti del Comune, troppe le spese superflue, esageratamente elevato il costo dei servizi che sono forniti ai cittadini.
L’Amministrazione Comunale non si adopera per una seria e produttiva programmazione della spesa, per la riorganizzazione dei servizi, per l’eliminazione degli sprechi.
Si pensi al personale in organico presso le società miste del Comune: il numero delle unità lavorative è esattamente il doppio di tante altre città italiane che hanno la stessa popolazione.
E’ vero che i trasferimenti dello Stato agli Enti Locali diminuiscono di anno in anno, però i Comuni che hanno pressione fiscale molto più ridotta, di solito, sono ben amministrati, hanno servizi molto più efficienti e scarsa evasione.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro