LAMBIASE: STRALI SUL NUOVO PIANO URBANISTICO DI SALERNO

Il PUC (Piano urbanistico comunale) della discordia. Ritorna all’attacco il consigliere d’opposizione Giampaolo Lambiase che stigmatizza l’irresponsabilità della revisione del Piano all’attenzione della Commissione Consiliare. Secondo Lambiase tale revisione dovrebbe essere momento di sintesi e di verifica degli obiettivi raggiunti o mancati da parte dell’amministrazione e non la scontata riproposizione della programmazione pensata oltre 10 anni fa quando le condizioni economiche e sociali di Salerno erano ben altre. Secondo l’esponente di “Sinistra di Tutti”, la delibera di Giunta potenzia le previsioni di crescita edilizia, conferma l’assalto selvaggio al territorio da parte di pochi costruttori e non tiene minimamente in considerazione quelle che sono le nuove esigenze della comunità salernitana. Secondo Lambiase è un errore insistere nella “cementificazione” di aree ancora libere, nonostante la carenza di standard, nonostante il forte decremento della popolazione, nonostante la crisi del mercato immobiliare. “L’Amministrazione Comunale – dice Lambiase – sembra ignorare il danno irreparabile che sta creando la costruzione di centinaia di alloggi privati, di cui non c’è esigenza, né necessità. Ciò, infatti, aumenta la precarietà della rete fognaria cittadina e degli altri sotto servizi, già insufficienti, la congestione del traffico, la carenza di spazi e servizi collettivi. Né si promuove turismo – conclude Lambiase – costruendo alberghi senza sviluppare servizi, attività culturali “vere”, artigianato locale e “collegamenti” con il territorio provinciale”. Secondo il consigliere d’opposizione, allora, bisogna ridurre gli indici di costruzione, eliminare i comparti edificatori ad oggi non realizzati e per i quali non è stato presentato ancora progetto al Comune e infine risarcire i proprietari di piccole porzioni di aree edificabili non realizzate che sono stati costretti per anni a pagare esosi tributi, senza riceverne alcun vantaggio.

Autore dell'articolo: Marcello Festa