Si avvicina sempre più la dead line del 31 dicembre, data entro la quale bisognerà chiarire la situazione relativa agli appalti pubblici finanziati dall’Unione Europea. In fibrillazione Enti e comuni per quanto la delibera 548 del 10 novembre scorso, emanata dalla giunta Regionale della Campania abbia già, in qualche modo dato fiato a tutti, prevedendo il pagamento dei lavori effettuati attraverso l’esibizione delle fatture e non la certificazione delle spese. Superato questo primo scoglio e sottolineando il grande attivismo dell’attuale Giunta Regionale, l’Ance Aies Salerno chiede al Governatore De Luca un ulteriore scatto di reni per chiudere definitivamente il discorso relativo alla copertura finanziaria delle opere che non verranno ultimate entro la scadenza del 31 dicembre. Particolare attenzione, ad avviso dell’associazione dei costruttori salernitani, va riservata agli interventi superiori a 5 milioni di euro per i quali è stato introdotto il principio della suddivisione del pagamento in due fasi, modalità che ad avviso dei costruttori non garantisce in alcun modo le imprese esecutrici e le stazioni appaltanti. Per l’Ance Aies il pagamento di questi lavori deve, invece, avvenire – come dichiarato dallo stesso governatore – utilizzando i fondi Pon Fers 2014/2020, quelli della nuova programmazione, con un automatismo sulla scorta del Rup che certifichi gli importi e i relativi lavori eseguiti al 31 dicembre di quest’anno e quelli che saranno eseguiti e pagati con la nuova programmazione, questo perchè, per una mera questione contabile, la Comunità Europea vuole sapere quali sono i lavori eseguiti e pagati con la prima programmazione e quali dovranno ricadere sulla prossima. “Occorre – secondo il presidente dell’Ance Aies Salerno, Vincenzo Russo – scongiurare la suddivisione in lotti degli appalti in corso, trattandosi nella maggior parte dei casi di opere strettamente connesse tra di loro, parti integranti di un unico appalto funzionale (Opere fognarie, Servizi e Sottoservizi) in quanto da fonti attendibili è trapelata l’indiscrezione secondo cui si vorrebbe procedere alla divisione dei lavori già appaltati, e in corso d’opera, in lotti. Ciò determinerebbe – dice Russo – una sicura paralisi in quanto sarebbe necessaria una nuova progettazione. Passasse questa linea sarebbe una sciagura per le imprese. Per tale ragione l’ANCE Aies auspica l’emanazione di una circolare esplicativa interna che faccia chiarezza sulle modalità di pagamento così da garantire il pagamento dei lavori in corso e la copertura finanziaria necessaria al completamento degli stessi, di cui alla programmazione POR 2014-2020. Un provvedimento che rafforzi il contenuto della delibera 548 che è stata considerata, già al momento dell’emanazione, una straordinaria novità prevedendo la possibilità di presentare, prima ancora della certificazione della spesa, le fatture emesse.
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