L’ASL DI SALERNO PROROGA USCA E CONTRATTI PER MEDICI SPECIALIZZANDI –

C’è la proroga per l’utilizzo dei medici e per le Usca fino al 30 settembre. L’Asl  di  Salerno ha disposto il proseguimento del rapporto di collaborazione con i medici specializzandi impegnati ad oggi in molteplici attività aziendali, al fine di garantirne il regolare andamento. La proroga dei contratti in essere, anche al fine di non disperdere le professionalità acquisite, sarà principalmente finalizzata a: attività di vaccinazioni nei centri vaccinali del Distretto Sanitario n. 66 di Salerno; Evasione delle istanze presentate via PEC dagli utenti relative ai procedimenti sanzionatori da parte dell’Agenzia delle Entrate connessi ad accertamenti riguardanti contestati mancati obblighi vaccinali (ad oggi sono state processate circa 4.500 pratiche, ed altre 440 sono in attesa di essere valutate). Attività di accoglienza e di assistenza per utenti interessati alle più svariate problematiche connesse agli obblighi vaccinali.

Al fine di un miglioramento di tali attività, l’Asl Salerno ha previsto una eventuale rimodulazione dell’orario di lavoro finora concordato.

Allo stesso tempo, in estremis diversamente dalle notizie diffuse ieri, l’Asl Salerno ha inoltre confermato, la proroga del rapporto del personale impegnato nella USCA (la cui attività è cessata il 30 giugno per disposizioni governative), che continuerà a svolgere attività di tracciamento dei contagi, monitoraggio ed assistenza alla popolazione. Tale proroga ha comportato necessariamente una rimodulazione delle ore di servizio e della relativa remunerazione.

Tracciamento ed assistenza domiciliare continueranno dunque ad essere garantiti  per fronteggiare l’aumento dei contagi covid presso le Usca del territorio, Anche la postazione di Salerno in località Capitolo San Matteo non chiuderà  almeno fino al prossimo 30 settembre.  Mantenimento delle attività che però non prevede investimenti da parte della Regione. L’organizzazione  è stata rapidamente rimodulata. Per i dipendenti delle Usca non più 40 euro l’ora per 24 ore a settimana, com’è stato nell’ultimo anno, ma 28 euro orari fino a un massimo di 12 ore settimanali.

Autore dell'articolo: Barbara Albero