Dopo le note vicende che hanno visto i lavoratori dell’ex Marzotto, ora in pensione, vessati dall’INPS di Salerno che ha proceduto e procede ancora a illegittime modalità di trattenuta del quinto della pensione, la Cisl e l’Adiconsum di Salerno hanno presentato segnalazione/denuncia alla Procura della Repubblica di Salerno, Sono stati interessati della vicenda il Presidente, il Direttore Generale e il Direttore Regionale della Campania dell’Inps.
“ Dopo la pubblica assemblea del settembre scorso in cui sono state decise, unitamente agli ex lavoratori Marzotto, le azioni da intraprendere in caso di persistenza dell’abuso perpetrato dall’INPS di Salerno – ha dichiarato il segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono – non abbiamo potuto fare altro che procedere a segnalare il tutto alla Procura di Salerno affinchè accerti l’eventuale sussistenza di una serie di atti tesi a una sorta di “abuso di posizione dominante” e un’eventuale “appropriazione indebita” esercitati dall’Istituto Previdenziale in danno degli attuali pensionati, ex dipendenti Marzotto sottoposti a esposizione amianto.”
“ L’Inps di Salerno, nonostante le ripetute segnalazioni di Adiconsum Cisl Salerno, avendo il c.d. “possesso/gestione” del trattamento economico pensionistico – ha affermato Antonio Galatro , presidente dell’Adiconsum provinciale – agisce “motu proprio” continuando a trattenere, in danno delle persone interessate, la quinta parte della pensione sull’importo totale lordo non considerando il minimo vitale, determinato in € 516,45.”
L’operato dell’Inps è in contrasto con quanto statuito dalle norme e dalla sentenza n. 18225/2014 che, riprendendo i contenuti della sentenza 506/2002 della Corte Costituzionale ha affermato “… è assolutamente impignorabile … la parte della pensione, assegno o indennità necessaria per assicurare al pensionato i mezzi adeguati alle esigenze di vita (c.d. mimino vitale), mentre ex art. 545, 4 co., c.p.c. è pignorabile, nei soli limiti del quinto, la parte residua (v. Cass. 7/8/2013, n. 18755) …”.
“ Oggi accade, ad esempio, che l’INPS di Salerno, su una pensione lorda di 800,00 euro, pratichi una trattenuta del quinto di 160,00 euro, quando, viceversa, detta trattenuta – ha concluso Galatro -dovrebbe ammontare a euro 56,70. Un vero e proprio sopruso da parte dell’INPS che, viceversa, dovrebbe tutelare lavoratori e cittadini che hanno redditi modesti. “.