Martedì 20 ottobre la Corte Costituzionale dovrà discutere la legittimità della legge Severino e allo stesso tempo determinare il destino politico e non solo di Vincenzo De Luca, governatore della Campania che al momento guida la Regione per effetto di una sospensione al provvedimento decisa dai giudici proprio in virtù dell’attesa decisione della corte costituzionale. Una volta e per sempre la Corte si esprimerà sulla discussa legge alla quale è legato anche il destino del sindaco di Napoli, De Magistris ed il destino di molti altri. Quello per esempio anche dell’attuale vice governatore della campania Fulvio Bonavitacola. Se De Luca dovesse essere sospeso, il periodo previsto e di un anno e mezzo toccherà al suo vice, Fulvio Bonavitacola , guidare la regione fino al suo reintegro del governatore . Se la Consulta accoglierà il ricorso presentato dai suoi avvocati (Abbamonte, Brancaccio e Lentini), allora il governatore potrebbe mettere mano alla Giunta e di fatto consentire all’attuale vice presidente la possibilità di candidarsi a sindaco di Salerno, dove il suo nome circola tra i più accreditati alla successione dell’ex sindaco, che intanto finisce nel mirino delle critiche ancora una volta dei grillini. Domani in una conferenza stampa, alle ore 10, presso l’ufficio dell’eurodeputata Isabella Adinolfi, piazza Malta n°21, i parlamentari Andrea Cioffi, Silvia Giordano, Mimmo Pisano, Angelo Tofalo, e gli avvocati Stefania Marchese e Oreste Agosto, terranno una riunione sulla rinuncia di Vincenzo De Luca al ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Salerno che, il 3 febbraio scorso, lo dichiarò decaduto da sindaco di Salerno con effetto retroattivo al 3 maggio 2013 (confermando così il primo grado di giudizio). Una decisione che secondo il Movimento finisce per ledere la cittadinanza salernitana.