Una Givova da sogno sbanca meritatamente il PalaSerradimigni 86-97 al termine di 40’ di battaglia vera, gli uomini di coach Marcelo Nicola regalano la prima, grande, gioia stagionale ai tifosi gialloblù. Le rotazioni ridotte, un roster ancora in fase di assemblamento a causa di forze maggiori ed un’avversaria, la Dinamo Sassari, che il club scafatese non aveva mai battuto dal ritorno in Serie A: tutti elementi che rendono ancora più magica la notte sarda della Givova Scafati.
PRIMO QUARTO
I primi due punti della “nuova” Givova portano la firma dell’unico superstite delle passate stagioni, capitan Kruize Pinkins. Botta e risposta tra le “ali” (bene Sokolowski), 4 punti filati di Stewart regalano ai gialloblù il primo strappo al 3’, 7-10. Halilovic risponde a Gray prima e Pinkins poi, a metà della prima frazione il punteggio vede gli ospiti sempre avanti, 12-14. I primi canestri del match di Bendzius e Cinciarini, la guerriglia sotto le plance tra capitan Pinkins ed il solito Halilovic, la prima girandola di cambi: 20 pari a poco meno di 120” dalla prima sirena. Le difese provano ad alzare i giri del motore, un tap-in volante di Zanelli regala il vantaggio alla Givova al 10’, 21-22 il punteggio.
SECONDO QUARTO
L’inizio della seconda frazione non è scoppiettante come il precedente, dopo 13’ arriva la prima realizzazione da oltre l’arco della Scafati 24/25 (targata Zanelli) ed il facile layup di Akin che costringe coach Nenad Markovic a chiamare il primo timeout della gara sul 23-27. Marcelo Nicola decide di rischiare un Federico Miaschi in non perfette condizioni fisiche, l’ex Treviglio alla prima palla toccata tira da quasi 10 metri e regala il massimo vantaggio a Scafati, Akin con una stoppata da highlights e Sorokas in contropiede tengono avanti di 5 la Givova, ma Sokolowski è indemoniato (13 punti al 15’) e riporta la Dinamo sul -1, 31-32. Miaschi e Gray continuano a seminare il panico tra la difesa biancoblù, i liberi di Sorokas (grande ex del match) riportano avanti di 5 gli scafatesi al 17’, 33-38. Il Banco di Sardegna non molla la presa e torna a contatto a 70” dall’intervallo con una fiammata di Fobbs, -1. Zanelli imperfetto dalla lunetta, Miaschi no: Givova avanti 37-41 al riposo lungo.
TERZO QUARTO
Al cambio campo la Dinamo inserisce subito le marce alte, 6-0 di break che porta Marcelo Nicola a chiamare timeout per fermare l’emorragia. Scafati pare stanca e la forbice si allarga, due triple consecutive di Sokolowski portano Sassari avanti sul 50-41 al 22’. Cinciarini segna da 3 e calma la furia sarda, Gray (gravato di 3 falli sin da inizio ripresa) s’inventa una clamorosa giocata in palleggio-arresto e tiro, Zanelli segna da 3 ed in un “amen” riecco la parità a quota 50 (24’). Fobbs e Bendzius approfittano di un giro a vuoto dell’attacco gialloblù, Pinkins e Sokolowski segnano dai 6.75, Gray di puro talento continua a martellare la retina sassarese, 57-55 a poco meno di 4’ dalla penultima sirena. Si accende Sorokas, il 2+1 del nativo di Kaunas vale il nuovo vantaggio Givova al 28’, 59-60. Gli uomini di coach Nicola stringono le maglie in difesa approfittando della momentanea assenza dal parquet di un Sokolowski ben più che ispirato, si segna solo dalla lunetta al tramonto del terzo parziale che si conclude sul 60-63 per una Scafati che ruota in soli 8 uomini.
QUARTO QUARTO
Stewart si carica la truppa gialloblù sulle spalle, due triple in fila per aprire l’ultima frazione di gioco che consentono a Scafati di volare sul +9 a 9:14 dalla fine, coach Markovic ferma il gioco ricorrendo al minuto di sospensione. La musica non cambia, anzi resta la stessa: altra tripla di Stewart che vale il +12 da una parte, Sokolowski risponde con la stessa moneta dall’altra. Halilovic continua a rappresentare un rebus di difficile risoluzione per la difesa gialloblù, ma Gray non è da meno, 65-75 Givova a 6 primi e 30 secondi dal gong. Piovono triple: a Fobbs risponde Sorokas; Stewart vola testa e spalle sopra al ferro e Scafati prende ulteriormente le redini del match dopo la metà del quarto periodo, 68-80. Bendzius, da capitano vero, è l’ultimo a mollare e manda a segno due triple consecutive che dimezzano lo svantaggio sardo al 36’, timeout obbligatorio per Nicola.
Alla ripresa delle operazioni l’ennesima magia di Alessandro Zanelli da distanza siderale fa respirare i tifosi gialloblù giunti in Sardegna, ma l’improvvisa espulsione di Rob Gray rianima il PalaSerradimigni al 37’, punteggio sul 76-83. Pinkins e Sorokas non perdono le staffe e si rimettono al lavoro: altro mini-break di 5-0 ed ancora +12 (76-88) per il club campano al 38’. Ventello di un pazzesco Paulius Sorokas, a 90” dal termine altra tripla pazzesca che vale il 78-91 e suggella un successo meritato di una Givova stoica. Ultimo minuto di garbage time, il finale dice 86 Dinamo e 97 Givova. Una vittoria storica (alla prima giornata in A non accadeva dal 2007/08) che dà morale dopo una pre-season travagliata e conferma le enormi ambizioni del team caro a patron Nello Longobardi.
LA SALA STAMPA
Coach Marcelo Nicola: «Abbiamo fatto una partita solida nonostante le difficoltà, le rotazioni corte potevano condizionarci. Dobbiamo lavorare tanto, inserire gli ultimi arrivati per crescere tanto. Abbiamo eseguito il piano partita che avevamo preparato, concedendo qualcosa di troppo in difesa ma tenendo botta grazie all’immenso talento che abbiamo nella metà campo offensiva. Siamo stati bravissimi a non disunirci anche nel momento difficile di inizio terzo quarto, ora pensiamo solo a tornare in palestra».
DINAMO SASSARI – GIVOVA SCAFATI 86-97 (21-22, 16-19, 23-22, 26-34)
DINAMO: Cappelletti 2, Bibbins 5, Trucchetti ne, Halilovic 13, Fobbs 16, Tambone, Veronesi, Udom, Bendzius 14, Vincini ne, Sokolowski 30, Renfro 6. ALL. Nenad Markovic.
GIVOVA: Gray 16, Sangiovanni ne, Zanelli 14, Sorokas 22, Greco ne, Miaschi 7, Pinkins 13, Cinciarini 7, Stewart 16, Akin 2. ALL. Marcelo Nicola
ARBITRI: Borgioni-Bettini-Valleriani