Uno scatto di reni, una repentina accelerazione e così il centro-destra, almeno una parte del centro-destra, ha trovato sul nome di Gaetano Amatruda una piena e legittima condivisione. Non mancano i mal dei pancia, all’interno della stessa Forza Italia, tra gli altri partiti, movimenti, ma intanto una scelta è stata fatta ed è già tanto considerate le difficoltà dell’ultimo periodo. Resta tanto lavoro, c’è da convincere Edmondo Cirielli che continua, in attesa di buone nuove da Caserta,a tenere sul tavolo il nome di Iannone, e poi ci sarebbe da trovare un’intesa con Roberto Celano e la sua lista civica Attiva Salerno, chissà tentare un recupero in extremis di Antonio Cammarota. Ma intanto un passo importante, non decisivo, verso l’unità del centro-destra anche a Salerno è stato fatto. Toccherà, ora, ai buoni uffici di Amatruda e prima ancora di Stefano Caldoro, smussare le ultime resistente ma, ribadiamo, tanto è stato già fatto e anche con velocità sorprendente se consideriamo le recenti difficoltà. Paradossalmente il centro destra sta meglio rispetto alle altre coalizioni o partiti, un vantaggio – oggi solo sulla carta – che si proverà a sfruttare. Perchè il centro-sinistra non ha ancora ufficialmente deciso il nome dell’erede di Vincenzo De Luca aspettando ancora un’indicazione chiara e precisa del suo leader. E’ vero, la candidatura di Enzo Napoli, ogni giorno che passa diventa sempre più probabile, ma intanto l’indicazione ufficiale non è ancora arrivata. Così come c’è ancora incertezza sul candidato del Movimento 5 Stelle le cui beghe interne rischiano, però, di determinare un vistoso empasse soprattutto dal punto di vista mediatico in quanto la logica che sta portando alla scelta del candidato, uno tra Oreste Agosto e Nicola Provenza, non è stata fin qui sciolta e serena come pure desiderato o immaginato.