Perché lo Sportello Unico Immigrazione di Salerno non è l’unico punto di contatto per il cittadino che continua ad essere palleggiato e costretto ad interloquire con più uffici?
Queste ed altre domande sono state rivolte da questa Organizzazione Sindacale, con una nota datata 12 dicembre 2017, al Prefetto ed a tutte le Autorità competenti, chiedendo la verifica del corretto funzionamento dello Sportello Unico Immigrazione di Salerno, nato formalmente nel 2005, quale misura di snellimento e semplificazione voluta dal legislatore, con legge Bossi-Fini del 2002, ma che sembra non essere mai decollato in maniera seria e corretta.
Difatti, benché la normativa vigente preveda, da ben 12 anni, che solo gli Sportelli Unici per l’Immigrazione, attivi presso le Prefetture, debbano effettuare attività di front office ed interloquire con l’utenza, per i procedimenti finalizzati al rilascio del nulla osta al lavoro e al rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare, diversamente, in provincia di Salerno, l’utente continua ad essere sballottato tra più Amministrazioni.
In particolare l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno espleta, in maniera giornaliera e continuativa, da oltre 10 anni, attività di front-office, ricevendo l’utenza presso la sua sede di corso Garibaldi, n. 142/D, sia per le pratiche di ricongiungimento familiare, sia per quelle relative al rilascio del nulla osta al lavoro stagionale, procedendo in tal caso alla convocazione del datore di lavoro richiedente ed all’acquisizione della documentazione richiesta in sede di convocazione.
Per quanto possiamo sforzarci davvero non si comprende quale sia la competenza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno nell’iter procedurale ed autorizzativo per rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare, iter che deve essere gestito, in base alla normativa vigente, unicamente dallo Sportello Unico Immigrazione (SUI); e non si comprende nemmeno perché l’Ispettorato richieda direttamente al datore (e non per il tramite dello Sportello Unico Immigrazione) le integrazioni documentali necessarie per l’emissione del parere di competenza sulle istanze nulla osta al lavoro stagionale, convocandolo presso i suoi uffici, dovendo espletare, per legge, la sua attività istruttoria in modalità back office.
Anche la circostanza che il Dirigente dello Sportello Unico, non sia un dirigente prefettizio ma il Capo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno, non può giammai legittimare tale modalità operativa che va a snaturare l’impianto originario previsto dalla norma.
Perché, dunque, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro Salerno, effettua attività di front-office all’utenza, richiede e riceve integrazioni documentali, convoca i richiedenti, inoltra comunicazioni di rigetto delle istanze, sostituendosi al S.U.I.?
Cui prodest?
Questa Organizzazione sindacale ha più volte segnalato negli anni a chi di competenza questi problemi di carattere organizzativo ma non ha mai ottenuto risposta, se non l’attivazione, nel 2013, di un procedimento disciplinare nei confronti di una propria dirigente sindacale in servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno, conclusosi con provvedimento di archiviazione.
Ma forse la storia ci ha insegnato che tutte le misure di semplificazione amministrativa trovano delle remore e resistenze di carattere culturale, in quanto avvertite come una perdita di potere, proprio dalle stesse Amministrazioni e/o Enti che vogliono continuare ad essere coinvolti nei procedimenti ed interloquire direttamente con l’utenza.