Ieri in Consiglio Comunale abbiamo assistito alla ennesima rappresentazione di una maggioranza sull’orlo di una crisi di nervi.
I continui e marcati disimpegni, nel corso di questi mesi, su temi e punti di assoluto rilievo, dei vari Ventura Domenico, Ventura Giuseppe, Stasi, Naddeo, Mazzeo, Di Carlo, la posizione politica dei Socialisti e dei Verdi, e il voto addirittura contrario sulla Tari anche di Sara Petrone, ma ancora di più l’incapacità di gestire le divergenze, facendole esplodere in Consiglio Comunale, sono segnali forti e inequivocabili dello sfaldamento dei numeri e della coesione politica della maggioranza che governa la città.
E’ di tutta evidenza che la maggioranza ha perso, se mai lo abbia avuto, il timone e la spinta propulsiva di governo, cartina di tornasole del tramonto del deluchismo.
Ed è di tutta evidenza che, questa maggioranza, oggi si regge esclusivamente su una inerzia ormai alla fine e sul collante di qualche gestione e di aspettative, non solo politiche, ma individuali.
Il centro destra al Comune di Salerno denuncia l’arroganza del potere deluchiano e i guasti del governo cittadino, così come ha sempre proposto alternative e fornito contributi, come è avvenuto ieri quando è stata recepita l’istanza di Cammarota sulle vendite degli immobili, solo nell’esclusivo interesse della nostra città.
Il conto alla rovescia è iniziato, e il centro destra si farà trovare pronto quando il sistema Salerno imploderà.