Una delle più brutte versioni esterne della Salernitana non ha pagato dazio per la sconfitta di Castellammare. A mitigare la delusione per il passo falso del Menti e, soprattutto, a neutralizzare effetti negativi sulla classifica, ci ha pensato il Matera, che ha battuto il Benevento lasciando invariato il distacco tra le due rivali. Un’altra giornata è trascorsa e, avendo mantenuto cinque punti di vantaggio sui sanniti, la Salernitana resta ad un passo dal traguardo. Ora, però, bisogna compiere questo passo e, dunque, sabato prossimo, bisognerà battere il Barletta. Cogliendo la vittoria contro i pugliesi, nella peggiore delle ipotesi alla Salernitana resterebbe da conquistare un punto tra la trasferta di Messina e la gara interna con la Casertana per avere il conforto dell’aritmetica. Al Menti, sabato scorso, la squadra granata è stata protagonista di una prova sciatta. Errori individuali e confusione tattica hanno macchiato il ruolino di marcia esterno della capolista che era ancora imbattuta nel girone di ritorno e che deve rimandare l’appuntamento con la tredicesima vittoria lontano da casa di una stagione che resta da record e da applausi. Come si temeva ala vigilia, la scelta di Menichini di tornare alla difesa a tre e, soprattutto, di rinunciare in partenza ad una punta s’è rivelata poco felice. Certo, ci ha messo del suo la sorte. Prima dell’avvio del match, la Juve Stabia ha dovuto rinunciare a Di Carmine e, per questo, Savini, tecnico delle vespe, ha deciso di ricorrere al 4-2-3-1 in cui la posizione di Bombagi, che agiva tra le linee, ha creato non pochi problemi alla difesa granata, troppo spesso sorpresa dai tagli di Carrozza e Nicastro. E’ vero pure che il gol dopo neanche due minuti di gioco ha consentito alla Juve Stabia di giocare sul velluto mentre la Salernitana annaspava sul sintetico assai insidioso del Menti. Sintomatica l’azione che ha portato al fulmineo vantaggio delle vespe. Tuia e Colombo sono andati in affanno al primo assalto dei locali, cosa che si è ripetuta spesso anche in seguito ed anche sulla catena di sinistra a dimostrazione del fatto che la squadra non avesse le idee ben chiare. Dopo aver rischiato più volte di subire il raddoppio, la Salernitana ha pure sfiorato il pari con l’unico lampo di Gabionetta, respinto dal palo. Per fortuna, il Benevento non ha approfittato del ko della capolista che può pensare al prossimo impegno senza troppi assilli. Contro il Barletta, però, servirà un approccio ben diverso da quello del derby. Lotito ha tuonato ed ha chiesto massima concentrazione ma anche 25mila tifosi sugli spalti. Del resto, è questo il momento di chiudere il discorso. Salerno e la Salernitana devono rispondere presente.
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