In settimana è attesa la fumata bianca. A breve Bollini incontrerà Lotito a Villa San Sebastiano a Roma per firmare il nuovo contratto con cui si legherà alla Salernitana per la prossima stagione con opzione per l’anno successivo in caso di play off promozione. Soltanto prassi verrebbe da dire visto che le parti sono già in parola da tempo, in pratica da quando Bollini fu chiamato a sostituire Sannino. Lotito e Bollini del resto si conoscono da anni, tra loro c’è sintonia, per cui l’intesa contrattuale non dovrebbe essere un problema. Discorso diverso invece quello della comunicazione. Il tecnico si aspetta di conoscere programmi ed ambizioni del club granata che dovranno necessariamente essere esternati dalla proprietà in fase di start up.
Oggi Lotito comunicherà al trainer granata giorno ed ora dell’incontro che potrebbe tenersi già domani e, comunque, entro la fine della settimana. Durante l’incontro a Villa San Sebastiano facile immaginare che Bollini possa chiedere di poter disporre – compatibilmente con le dinamiche del mercato – fin dai primi giorni di ritiro di un gruppo quasi al completo in modo da lavorare subito con quei calciatori che dovranno disputare il campionato, senza dover attendere le ultime battute di agosto per accogliere le pedine indispensabili per il suo spartito tattico. Non solo. Lotito ha detto a chiare lettere di voler allestire una rosa dall’età media più bassa rispetto a quella delle prime due stagioni in cadetteria dei granata. Si punterà ad avere in rosa freschezza, entusiasmo e gioventù in abbondanza, ingredienti importanti e quanto mai utili specie se mixati in maniera sapiente con esperienza e qualità che dovranno essere garantiti dai calciatori più in là con gli anni. Un compito che uno come Bollini, da sempre abituato a svezzare i giovani non dovrebbe avere grossi problemi ad assolvere. Poi c’è il discorso senior. Su tutti Alessandro Rosina che Bollini ha provato in tutti i modi a mettere nelle condizioni ideali per esprimersi al meglio, ma che, sia a causa di un problema al ginocchio sia perché aveva saltato la preparazione precampionato, non è mai riuscito ad essere determinante come ci si sarebbe aspettato da uno come lui. Rosina, legato per altri tre anni alla Salernitana. Difficile se non impossibile immaginare che lasci la Salernitana e non certo per le ovvie dichiarazioni del fratello procuratore. Ma per carta d’identità e contratto faraonico che nessuno pare disposto a garantirgli. Sarà compito di Bollini, dunque, provare a rivitalizzarlo onde evitare che l’investimento sostenuto dalla proprietà si tramuti in un vero e proprio flop.