Avrebbe sognato di festeggiare il suo sessantesimo compleanno da presidente… di Lega B, con vista e scranno in consiglio federale. Il co-patron Claudio Lotito in questo momento è preso dalle beghe della politica del calcio. Oggi a Milano si vota o si doveva votare per il nuovo numero uno della Lega cadetta dopo le dimissioni di Abdoi. Lotito è il principale candidato, ma la frangia opposta, l’opposizione capeggiata dal patron del Frosinone Stirpe sta provando a far slittare nuovamente l’assemblea per mancanza del numero legale, che da statuto, in seconda convocazione, prevede i 2/terzi degli aventi diritto. Numeri alla mano servono 15 club partecipanti. Secondo indiscrezioni, l’imperatore Claudio sarebbe riuscito ad avocare a se 14 preferenze. Ne manca una. A quanto pare l’ago della bilancia è il Latina, già retrocesso, e commissariato da tempo che rischia di essere lo spartiacque nel braccio di ferro per la poltrona di presidente della Lega B. I curatori del club nerazzurro, Vincenzo Loreti e Luca Pietricola, consultatisi con il magistrato avrebbero deciso di non presentarsi a Milano. In tal caso, venendo meno il numero legale, l’assemblea non potrebbe neppure costituirsi con il serio rischio di un commissariamento anche per la Lega di B. La partita è tutta qui. In queste ore, Lotito starebbe spingendo perché il numero legale si abbassi di una sola unità, considerando proprio la posizione atipica del Latina, già retrocesso, ma soprattutto rappresentato dai due curatori in questione. Dovesse spuntarla, ma sembra sia molto difficile, il co-patron potrebbe formalizzare ufficialmente la sua candidatura in un’assemblea regolarmente costituita, sebbene con un numero minimo che voterebbe per il co-patron granata. Già lo scorso 25 marzo non era stato raggiunto il “quorum” indispensabile per procedere e 13 società non si erano presentate in Lega. Il gruppo dei dissidenti è capeggaito da Stirpe e spalleggaito da club come Ascoli e Spal che intendono rinviare tutto a fine campionato. C’è anche chi ha ritenuto inadeguate le uniche candidature emerse in questo conflitto politico-calcistico: quella ufficiosa di Lotito e l’altra di Gualtieri, l’ex vice presidente del Crotone.
In caso di ennesima fumata nera si viaggia verso lo slittamento a nuova data da destinarsi o, peggio ancora, verso il commissariamento della lega B. Nei prossimi giorni toccherà al vicepresidente della Lega B Andrea Corradino dipanare una matassa sempre più ingarbugliata. Per non parlare del caso in cui Lotito venisse effettivamente eletto al vertice della lega B: lo statuto infatti è chiaro sull’argomento ed il co-patron dovrebbe immediatamente alienare le quote della Salernitana in suo possesso per ovvie ragioni di incompatibilità.
Staremo a vedere.