Entro la prossima settimana si dovrebbe sciogliere il nodo allenatore. Del resto il tempo stringe, soprattutto in questo periodo post emergenza covid-19. La fumata bianca sul nome del nuovo nocchiero granata arriverà prima di ferragosto. La Salernitana dovrebbe ufficializzare il sostituto di Gian Piero Ventura nel giro di sette giorni. Entro questo week end, infatti, il diggì Fabiani salirà a Roma per incontrare Lotito e Mezzaroma e stilare il programma della prossima stagione agonistica per la Salernitana. Il primo nodo da sciogliere sarà quello relativo alla guida tecnica. Il dirigente granata ha cerchiato in rosso due nomi su tutti: Fabrizio Castori e Stefano Colantuono. Poi gli altri. Tra cui anche il giovane e richiestissimo Alessio Dionisi del Venezia e Paolo Zanetti ex Ascoli. Occhio al solito Roberto Stellone, alla suggestione Nesta ed all’amarcord Roberto Breda.
Castori – che ricorso a parte in Sicilia ha compiuto un mezzo miracolo – conosce bene l’ambiente e la categoria. Castori ha allenato la Salernitana dell’institore Lombardi (con Fabiani diesse), al suo primo anno in serie cadetta. In quella stagione il tecnico di Tolentino conobbe l’onta di ben due esoneri all’ombra dell’Arechi (prima sostituito e poi subentrato a Bortolo Mutti e poi sostituito da Fabio Brini). Prima e dopo l’esperienza a Salerno aveva fatto molto bene a Cesena e soprattutto a Carpi. Con gli emiliani ha conquistato addirittura una storica promozione in massima serie. “Apprendo queste voci dalla stampa – ha detto in questi giorni il tecnico in maniera stringata – ma per il momento non ho avuto nessun contatto con la società”. Una frase sibillina che dice tutto e niente. Staremo a vedere.
Non c’è solo Castori nella lista dei “papabili”. Colantuono è praticamente più di un’alternativa e vorrebbe riprendere quel progetto lasciato in sospeso dopo le sue dimissioni. Il club granata potrebbe anche decidere di optare per un cambio repentino di rotta ed affidarsi ad un elemento emergente e di prospettiva. L’identikit porta sempre ad Alessio Dionisi del Venezia o a Paolo Zanetti ex Ascoli.
In attesa che Lotito convochi lo stato maggiore granata, l’imperatore Claudio è ad un passo dall’indossare il laticlavio. La Giunta delle elezioni del Senato, infatti, ha riconosciuto al co-patron granata il seggio della circoscrizione campana (dove Lotito si era candidato con Forza Italia il 4 marzo del 2018) assegnato inizialmente al sen. Vincenzo Carbone, ma finito sub iudice per articolati riconteggi e quozienti elettorali (Lotito e Carbone saranno ascoltati in udienza pubblica e poi la Giunta si esprimerà definitivamente entro due mesi). In attesa di uno scranno a Palazzo Madama, il co-patron convocherà Fabiani a Villa San Sebastiano in questo week end.