Il Benevento nel destino dei partenti. Non solo Tuia, ma anche Mattia Sprocati è finito nelle mire dell’ambizioso club sannita. Che l’ex Pro Vercelli avesse le valige già pronte per lasciare Salerno e la Salernitana non era una novità. La sorpresa potrebbe essere la destinazione. Tutto si è consumato nel giro di una giornata. Anzi, di una nottata come spesso capita quando l’appuntamento è con Lotito nel suo quartier generale di Villa San Sebastiano a Roma. Sprocati, 10 gol con la maglia granata quest’anno, è finito nel mirino della Lazio che nel tardo pomeriggio di ieri stava trattando con il suo agente, Mario Giuffredi, per portarlo a Formello. In serata, però, il blitz – sempre a Villa San Sebastiano a Roma – del presidente del Benevento, Oreste Vigorito. Il club sannita, che ha virtualmente ingaggiato lo “svincolato” Tuia (accordo su base biennale con opzione per il terzo anno) a circa 200mila euro a stagione, escluso premi; ha messo nel mirino anche Mattia Sprocati come freccia per il tridente di Bucchi. Contatti avviati e… contratti preparati per il trasferimento del giocatore. Bisognerà capire adesso se il passaggio avverrà in riva al Tevere, sponda biancoceleste con prestito al Benevento, oppure sarà completamente un affare chiuso con il club sannita. In ogni caso sarebbe bruciata in corsa la concorrenza del Sassuolo – che era in pole position – e del Parma (più defilato l’Empoli) per l’esterno offensivo ex Pro Vercelli.
E chissà che non si sia parlato anche della pista Memushaj (’86) che negli ultimi giorni aveva subito un brusco rallentamento. Il centrocampista è in uscita dal Benevento, ma i sanniti chiedono mezzo milione di euro per il suo cartellino. Incedibile, invece, Del Pinto (’90) che Bucchi ha voluto fortemente in rosa ed a breve rinnoverà con i sanniti per altri tre anni.
E siamo all’operazione Montalto (’88). La Ternana chiede soldi per il suo bomber, ma si è ammorbidita sulle possibili contropartite tecniche. L’attaccante ha ancora un anno di contratto con le fere che hanno chiesto una cifra faraonica per il suo cartellino. Lotito si è fatto sentire con il suo omologo Ranucci, poi sono intervenuti i rispettivi direttori sportivi. Adesso probabilmente toccherà all’agente del giocatore, Jerry Palomba dipanare la matassa. L’impressione è che la telenovela durerà tutta l’estate. La sensazione è che Montalto tornerà a vestire il granata, così come Vitale la maglia delle fere. Uno scambio – questo – che metterebbe tutti d’accordo. In alternativa, come contropartita tecnica, potrebbe prendere piede la pista Odjer. Karamoko Cissè (’88), invece è più di un’alternativa. L’attaccante guineano sarà uno dei tanti pezzi pregiati che il Bari potrebbe essere costretto a svendere per fare cassa. La Salernitana resta alla finestra ed intanto guarda anche in casa Entella. Andrea La Mantia (’91) è uno dei profili che piacciono a Colantuono. Ma l’attaccante è stato pagato dal club ligure oltre un milione di euro e difficilmente il presidente Gozzi se ne libererà a cuor leggero. A dispetto delle dichiarazioni di facciata, però, anche in questo caso una contropartita tecnica del calibro di Bocalon potrebbe essere il grimaldello utile a scardinare la serratura. Nel prossimo week end, intanto, il management granata ha in agenda un appuntamento con la Pro Vercelli per sondare un pugno di giocatori in uscita dal club piemontese. Dei vari Germano (’92), Gatto (’95) e Altobelli (’93), però, il profilo cerchiato in rosso è quello di Castiglia (’89) che può giocare sia come mediano, sia come play maker a centrocampo. La Salernitana aspetta un cenno da Gavazzi (’86) che non ha rinnovato con l’Avellino e continua a pressare l’Atalanta per il prestito di Agazzi (’93), nelle ultime due stagioni al Foggia.