Di fatto costretto a subire il diktat della giustizia amministrativa e, concretamente, esautorato dal ruolo di ispiratore delle Luci d’Artista, tra le sue principali passioni, Vincenzo De Luca, oggi da Governatore, ma sempre e comunque padre putativo dell’evento natalizio salernitano, non poteva esimersi dal dire la sua circa le scelte illuminotecniche adottate dalla Blanchere Illumination che dopo 12 anni di incontrastato dominio della Iren ha fatto saltare il banco assumendo la guida dell’evento grazie ad una pronuncia favorevole del Tar a seguito di un ricorso presentato contro l’aggiudicazione del bando da parte della società piemontese. Non è un mistero che in
passato, in pratica fin dalla prima edizione di Luci d’Artista, De Luca abbia seguito passo passo le scelte della società che si occupava dell’allestimento, intervenendo spesso sulle scelte stilistiche, sulla tipologia degli impianti, sui temi e gli addobbi cosa che, invece, e per tante ragioni, non è avvenuta quest’anno. Tra i principali sponsor dell’iniziativa, anche attraverso i fondi regionali, era allora naturale, quasi scontato, che De Luca dicesse la sua circa le scelte scenografiche adottate per quest’anno dalla multinazionale francese ed è stato un giudizio… tranchant per rimanere in tema! A De Luca non piacciono i limoni che addobbano Corso Vittorio Emanuele o, per meglio dire, non piacciono oggi per come sono stati posizionati. Agli occhi del Governatore, così come di molti salernitani, l’allestimento, che a dire il vero dovrà essere giudicato una volta completo e soprattutto illuminato, non convince, appare un po’ povero, striminzito…. Di qui l’invito, che è quasi un richiamo, rivolto all’amministrazione comunale a pressare la Blanchere affinchè l’allestimento venga migliorato. In verità anche per le altre installazioni, almeno quella già predisposte, l’elemento della micragnosità o per meglio dire della parsimonia della Blanchere balza agli occhi, quando proprio dai cugini transalpini ci si sarebbe aspettato qualcosa di….Grandeur