Le elezioni ammnistrative a Salerno e Napoli hanno sancito le due anime del Movimento Cinque Stelle che sulla figura di Vincenzo De Luca e sui rapporti da mantenere con il governatore della Regione Campania appare bipolare. Un movimento completamente spaccato, un odi et amo della politica che divide Napoli e Salerno e conferma lotte intestine sul legame con il Governatore.
Mentre Luigi Di Maio e Roberto Fico, che hanno incassato ieri anche le parole di stima del governatore si fotografano insieme al presidente De Luca, da Salerno, Angelo Tofalo, che solo due giorni fa aveva criticato il dileggio e la necessità di rispettare le istituzioni a prescindere dal partito di appartenenza, lancia un attacco violento contro De Luca, forse per difendere il Movimento dalle critiche di chi proprio davanti alla foto dei due vertici con colui il quale in Campania è stato a lungo considerato un nemico, oggi alleato per governare la città di Napoli. Né le dichiarazioni di De Luca, sul poco peso avuto dai grillini nella vittoria finale, possono giustificare un attacco così feroce. Tofalo però attacca anche i suoi e parla di ingenuità politica dei compagni non senza aver accusato De luca “di essere un parassita della politica con un solo pensiero in testa: tutelare i suoi figli Piero e Roberto”. E mentre le indiscrezioni interne al partito darebbero per vicino anche l’ingresso in giunta regionale di un esponente di spicco del grillini, come il capogruppo Valeria Ciarambino, nel movimento cinque stelle da Salerno Tofalo si intesta una battaglia senza se e senza ma. Ma non è che ha ragione De Luca quando chiede al movimento che faccia chiarezza in se stesso?