“MARIANNA”, UN CORTOMETRAGGIO DI DENUNCIA E DI SENSIBILIZZAZIONE –

Diventa un’opera di denuncia, ma anche  un lavoro di sensibilizzazione, la realizzazione del cortometraggio battezzato “Marianna”, un’opera filmica sui disastri ambientali annunciato attraverso un post condiviso su Facebook dall’Ass. Salute e Vita, da sempre interessata alla tutela della salute e dell’ambiente.

Prodotto dalla Vitruvio Entertainment, co-prodotto da Nova Civitas Soc. Coop., patrocinato dal Comune di Pellezzano e dal Comune di Padula, il lavoro che vanta la regia del pluripremiato Luigi Di Domenico, con soggetto e sceneggiatura di Davide Bottiglieri (già riconosciuto in Italia e all’Estero per i suoi scritti e che qui ricopre anche il ruolo di produttore) e con le interpretazioni di Ilaria Buonaiuto (collaborazioni con Sony, Disney e Netflix) al suo primo ruolo da protagonista e Danilo Napoli (anche per lui collaborazioni con Netflix e Prime Video come doppiatore), nasce da un progetto di sensibilizzazione promosso dall’Associazione Salute e Vita, in collaborazione con CSV – Sodalis, con lo scopo di accendere i riflettori sulle derive grottesche di un mondo che antepone il profitto alla salute e all’ambiente.

La storia, dice il post, è narrata con voluta crudezza, atta a rendere giustizia al dramma vissuto da famiglie e operai, costretti a lottare spesso contro istituzioni inadempienti. L’opera, appena ultimata, pone l’attenzione su tre aspetti: l’arrembante eco-ansia che sta assalendo le nuove generazioni, l’importanza della partecipazione della cittadinanza e della denuncia, l’efficacia dell’arte come mezzo di sensibilizzazione ed espressione di drammi vissuti.

“L’Associazione Salute e Vita si batte da sempre per la tutela della salute e dell’ambiente.”, commenta il Presidente Lorenzo Forte, “Chi ci conosce sa le battaglie che affrontiamo e quante energie spendiamo ogni giorno per dare voce alle migliaia di persone coinvolte nel dramma ambientale all’interno della Valle dell’Irno. Il nostro, oltre ad essere un’opera di denuncia, è anche un lavoro di sensibilizzazione. Non è la prima volta che ci serviamo dell’arte con questo scopo: abbiamo organizzato CinemAzioni per i Diritti Sociali, Il Festival dei Diritti Sociali e promosso, sempre con il CSV-Sodalis, il progetto che ha portato alla realizzazione del fumetto Nero Acciaio, opera presentata anche presso la Camera dei Deputati. Questo è solo l’ultimo lavoro, in ordine cronologico, che porta la nostra firma e che va nella stessa direzione della nostra battaglia per la giustizia ambientale e sociale. Non smetteremo mai di combattere fino a quando anche nella nostra realtà di Salerno non fermeremo il disastro ambientale che si perpetua e che, anche durante questa estate, ha lasciato il segno e ha reso la vita dei cittadini un inferno. Stiamo lavorando per ottenere il patrocinio di altri Comuni della Valle dell’Irno, così da dare il segnale forte di un fronte unito contro una piaga che deve vedere l’intervento delle istituzioni.”

“Marianna è un lavoro complesso.”, completa lo sceneggiatore Davide Bottiglieri, “È narrativa al servizio della denuncia, con riferimenti a grandi maestri della scrittura, all’interno di un’ambientazione dal sapore orwelliano. Mi ritengo fortunato perché ho potuto lavorare con dei professionisti di altissimo livello, in tutti i reparti. Faremo di tutto per portare questo lavoro molto lontano.”

“Tyler Durden è nello scantinato del bar “La Taverna di Lou” che parla ai membri del Fight Club.”, conclude il regista Di Domenico, “Dice che loro sono i figli di mezzo della storia, senza scopo e senza un posto, senza aver vissuto nè la grande guerra né la grande depressione. Il film uscì nelle sale di tutto il mondo nel 1999, 25 anni fa. Dopo tutto questo tempo ecco che la mia generazione finalmente ha uno scopo, ma anche una grande guerra da combattere: la crisi climatica. Forse mai nella storia dell’umanità ci troviamo generazioni di ragazzi di tutto il mondo si trovano ad affrontare una causa che riguarda tutti, non c’è un posto nel mondo che è esente da questo. Sono molto fiero di aver diretto un cortometraggio ambizioso e importante come questo. Spero che la visione di questo film possa far nascere dei dibattiti stimolanti su i vari temi che sono stati trattati, così che ognuno di noi possa tornare a casa con la voglia di dare ancora un contributo in più. Per noi, per tutti.”

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero