Si è da pochi giorni conclusa l’operazione complessa regionale denominata “Jellyfish” finalizzata alla verifica del rispetto delle vigenti disposizioni normative, nazionali ed europee, in materia di pesca marittima e commercializzazione dei prodotti ittici.
Il dispositivo regionale pianificato e coordinato dalla Direzione Marittima di Napoli prevedeva mirati controlli a terra ed in mare lungo tutto il litorale di giurisdizione dell’Ufficio Circondariale marittimo di Agropoli, da Capaccio Paestum ad Ascea, coprendo anche vaste aree interne della provincia di Salerno e protraendosi ininterrottamente per 7 giorni. A terra i militari della Guardia Costiera sono stati impiegati sia all’interno dei porti di Agropoli, San Marco di Castellabate, Acciaroli, San Nicola e Casal Velino per controlli allo sbarco del pescato ed ispezioni agli automezzi utilizzati per il trasporto del pescato fresco o congelato, sia presso strutture ristorative, centri di commercio all’ingrosso e pescherie presenti sulla costa e nell’entroterra. In mare gli equipaggi delle dipendenti unità navali, CP 582 di Circomare Agropoli e GC B72 di Acciaroli, hanno ispezionato le unità impegnate in attività di pesca sportiva e professionale ai fini del contrasto alla pesca sotto costa, alla pesca effettuata in zone vietate (specie nell’Area marina protetta di Santa Maria di Castellabate) ed all’impiego di attrezzature non convenzionali.