Pollice verso per Torrente. L’arena dell’Arechi a Leo… nardo Menichini, l’allenatore della promozione scaricato dopo la vittoria dello scorso campionato. L’imperatore Claudio ieri sera ha deciso così. Esonerato Torrente, tocca a Menichini propvare a centrare la salvezza in serie B dopo averla conquistata nella scorsa stagione agonistica. Il ribaltone sulla panchina della Salernitana si è consumato ieri, nell’arco di un pomeriggio capitolino, nel quartier generale di Lotito a Villa San Sebastiano a Roma. Il co-patron ha parlato con il socio e cognato Marco Mezzaroma, i due hanno convocato Fabiani e poi c’è stato il verdetto. Definitivo. Inappellabile. Fuori Torrente, dentro Menichini. L’oramai ex tecnico della Salernitana paga i tre ceffoni subiti lunedì sera a La Spezia, le cinque sconfitte patite nelle ultime sei gare di campionato ed il terzultimo posto in classifica. Basterebbero questi numeri per giustificare il cambio alla guida tecnica. Stando a quanto dichiarato da Lotito, però, è stata l’assenza di mordente, di carattere, di cattiveria, palesate in Liguria ad essere fatali per Torrente.
Un esonero che era nell’aria già da tempo. Come da tempo si prevedeva di un ritorno di Menichini sulla panchina della Salernitana. Lotito aveva convocato “Menico” già a fine dicembre, subito dopo la batosta presa al Sinigaglia di Como contro la cenerentola del torneo cadetto. Allora il trainer di Ponsacco, ancora a busta paga per la clausola dello scorso anno che prevedeva il rinnovo automatico in caso di promozione, si era detto pronto alla sfida: aveva espresso il suo parere sul gruppo, sulla squadra, sui giocatori che stavano per arrivare. E forse anche su quelli che avrebbe gradito. Così come aveva fatto nella scorsa primavera, quando disse alla proprietà che per la serie B la Salernitana aveva bisogno di rinforzi. Tanti. Quello fu il motivo del divorzio post-promozione, complice anche il veto di Fabiani con cui era in atto una guerra fredda da parecchio tempo. A dicembre poi Lotito, frenato anche da Fabiani, decise di temporeggiare. Nel mercato di gennaio sono arrivati i rinforzi, ma non i risultati. Ecco che Lotito, dopo la batosta al Picco ha deciso per il ribaltone. Menichini ieri come allora ha risposto presente. Stavolta non è servita la mediazione del diesse che pare spingesse – come extrema ratio – per una soluzione alternativa. Lotito ha deciso di ripartire da Menichini. E probabilmente la riunione di ieri in prima serata con Fabiani è servita proprio a questo. A stemperare vecchi dissapori tra direttore e nuovo allenatore per il bene comune che è la Salernitana. I bene informati sussurrano di una telefonata tra Fabiani e Menichini fatta proprio davanti alla proprietà. Lo stesso Menichini, a dicembre, nella riunione in gran segreto con Lotito, aveva rimarcato a Lotito l’oggettiva mancanza di feeling con Fabiani, ma pare non avesse comunque chiesto la testa del diesse.
Ieri il direttore sportivo prima ha dato il ben servito al telefono a Torrente e poi il benvenuto a Menichini. Sempre via filo. Da oggi si apre il Menichini-bis. Diesse e allenatore proveranno ad andare d’accordo. In palio c’è qualcosa di più importante di vecchi dissapori. C’è la salvezza della Salernitana.