MENICHINI VOLTA PAGINA

La terzultima contro la terza. All’Arechi, questo pomeriggio, andrà in scena una sorta di testacoda. Due squadre, Salernitana e Pescara, che si guardano allo specchio: gli abruzzesi di Oddo, lanciatissimi in virtù delle sette vittorie di fila ottenute a cavallo tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, coltivano l’idea sempre meno pazza e velleitaria di ammazzare il campionato, mettendo tra loro e la quarta in classifica quei famosi dieci punti che farebbero saltare il banco, eliminando la coda dei playoff; i granata, invece, reduci da cinque sconfitte nelle ultime sei partite, vogliono cambiare marcia e per questo la proprietà ha deciso di cambiare il manico, affidandosi a quel Leonardo Menichini che era stato accantonato senza tanti riguardi a giugno scorso. Il toscano di Ponsacco deve scrivere un nuovo capitolo della storia granata, salvando una stagione compromessa non tanto per la classifica quanto per la pochezza tecnica di cui la rosa allestita in estate è stata portatrice. Corretta, ma non completata del tutto in corsa, ora la Salernitana deve imboccare la strada giusta. Continuità di rendimento, prestazioni di sostanza, e, soprattutto, una salutare abbuffata di punti per centrare la salvezza. Certo, la società ha fatto di tutto per operare in aperto contrasto al manuale del perfetto dirigente: l’esonero dell’allenatore dopo la chiusura del mercato è stata una perla di rara saggezza, che si spera non si riveli una decisione tardiva oltre che foriera di alibi un po’ per tutte le parti in causa. Tocca a Menichini, ora, provare a salvare la Salernitana ed il tecnico ha sicuramente esperienza, determinazione e voglia di rivalsa per far bene. Non resta che sperare che lo stellone che lo ha spesso assistito l’anno scorso possa accompagnarlo anche in queste diciotto partite che mancano alla fine.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto