Frenata per Pajac, sprint per Carretta. In mezzo l’arrivo di Mamadou Coulibaly che è stato ufficializzato stamani in prestito dall’Udinese con diritto di riscatto fissato a due milioni di euro. La meteora Baraye invece è passata all’Avellino in serie C.
Il club granata ieri ha intensificato i contatti per chiudere in tempi brevissimi l’accordo con Mirko Carretta (’90) del Cosenza. L’attaccante mancino (3 reti per lui quest’anno con i lupi silani) è a scadenza, non intende rinnovare con i calabresi e sulle sue tracce c’è anche il Chievo. La Salernitana però ha una corsia preferenziale dettata anche dalla posizione in classifica del club. Ad un passo la fumata bianca: le parti sono vicine all’accordo sulla base di un biennale (con opzione per il terzo anno) a cifre che si aggirano sui 150mila euro a stagione. Carretta è stato spesso impiegato in carriera a piede invertito sulla destra per sfruttare il rientro e lo strappo. Quando, invece, gioca sul suo binario naturale riesce a fornire un’assistenza costante alle torri.
Capitolo Pajac. Il giocatore tentenna, la Salernitana non intende aspettare i suoi comodi e l’operazione rischia di andare a farsi benedire. Il cursore di fascia sinistra è di proprietà del Cagliari, ma è a scadenza e i sardi non intendono confermarlo ancora. L’ex Empoli è fermo da quasi sei mesi per una serie di infortuni/acciacchi, ma sembra voler giocare/aspettare ancora in massima serie. Voci di corridoio sussurrano invece che l’intesa sia ancora lontana per via delle pretese del croato di strappare un contratto lungo ed oneroso in granata. La base di partenza è un triennale con opzione per il quarto anno (e fin qui pare che ci siano i margini di trattativa), ma l’ingaggio è considerato troppo alto (intorno ai 600mila euro). Inevitabile che l’operazione sia in fase di stallo. L’impressione è che la trattativa si sia arenata, ma non definitivamente tramontata. Nella malaugurata ipotesi la fumata nera sia definitiva, la Salernitana sta sondando altri profili. Possibilmente con lo status di under. E’ il caso del giovane congolese con passaporto belga Mardochee Nzita (’00), in forza al Pescara di Breda, ma di proprietà del Perugia. Il mancino si sta ritagliando un po’ di spazio in riva all’Adriatico (dove si seguono sempre con attenzione Giannetti e Karo) con la maglia dei delfini. Ma l’amicizia di Lotito con il patron dei grifoni Santopadre potrebbe favorire l’operazione. Il club granata sonda anche il mercato estero. Proposto al management granata, il cursore mancino franco-camerunense Maxime Poundjé (’92) in forza al Bordeaux. Il giocatore ha il contratto a scadenza e dopo un buon avvio di stagione è scivolato nelle gerarchie del tecnico. Il profilo intriga, ma è stata avanzata qualche perplessità circa la poca propensione alla fase difensiva.
C’è anche un sogno nel cassetto per Castori: quello di riuscire a portare all’ombra dell’Arechi, il giovane Nicola Dalmonte (’97) in forza al Vicenza, ma di proprietà del Genoa). Sarebbe un autentico colpo da novanta con il preziosissimo status di under. Il cursore mancino è un motorino ed un jolly della fascia sinistra: agli ordini di Di Carlo ha realizzato tre gol in campionato, conditi pure da quattro assist vincenti.