Dopo Minala, tocca a Memolla. La Salernitana ha ufficializzato questa mattina l’ingaggio del terzino albanese, classe ’92, liberatosi dall’Hajduk Spalato con cui nella stagione in corso non ha mai giocato per divergenze con la società, limitandosi ad un paio di apparizioni con la seconda squadra. Memolla è un terzino sinistro con attitudini difensive ben spiccate, favorite anche dalla sua stazza fisica. Ha giocato nel Martinafranca dalla D alla C1, transitando per Verona prima di vestire le maglie del Koper e dell’Hajduk ed arrivare anche a quella della Nazionale maggiore del suo Paese. Ha firmato fino a giugno con opzione per la prossima stagione. In lista prende il posto di Bellomo e nella rosa di Gregucci sarà l’alternativa a Vitale che mancava dal via del ritiro precampionato. Per le altre operazioni tutto rimandato al rush finale della prossima settimana quando tutte le società faranno rotta su Milano. La Salernitana ha ceduto Signorelli al Voluntari e spera di piazzare anche Odjer, ma non solo. Il club granata cerca un attaccante affidabile, ma deve prima fare spazio in lista. Djuric piace al Padova, Bocalon al Venezia, ma per il Doge la Salernitana batte cassa. Stesso discorso per Pucino per il quale l’Ascoli ha proposto lo scambio con Ganz, uno degli attaccanti finiti nei radar granata al pari di Montalto e Calaiò. Avere il sesto monte ingaggi della B dimostra che il famoso budget iniziale non fosse affatto basso e, dunque, ancora alle proprie responsabilità chi ha operato in estate appesantendo il bilancio. Il discorso coinvolge proprietà e management, sia chiaro, perchè le operazioni estive sono state concordate, in molti casi, ed in altri si sono un po’ sovrapposte: gli ingaggi di Djavan Anderson e Di Gennaro, ad esempio, non erano stati programmati e sono stati decisi da Lotito che ha inteso così ravvivare l’entusiasmo di una piazza che non era del tutto soddisfatta per i precedenti movimenti. E’ storia che il patron si sia concretamente interessato al mercato dopo aver perso la corsa per l’assegnazione del titolo sportivo del Bari. Avere in rosa calciatori che hanno trovato fin qui poco spazio, che hanno deluso o che non rientrano nei piani del nuovo allenatore, restringe i margini di manovra proprio quando sarebbe stato fondamentale agire con tempismo ed efficacia per potenziare la squadra. Non è un mistero che la Salernitana ha ascoltato le offerte per Casasola, rimasto in granata, almeno per ora, solo perchè nessuna s’è avvicinata ai due milioni di euro che rappresentano la valutazione data dal club granata al giovane difensore argentino. Non è un mistero che in mediana, dopo Palumbo, Bellomo, Signorelli e, probabilmente, Odjer, solo cedendo uno tra Mazzarani e Castiglia potrà arrivare un altro centrocampista over sia per ragioni di lista sia di salary cap. Per la mediana si continua a parlare di Zammarini che, però, ha caratteristiche che non lo rendono indispensabile in questo momento agli occhi di Gregucci che vorrebbe un elemento più abituato a giocare in mezzo ed aspetta un attaccante dal gol facile. Negli ultimi giorni bisognerà far quadrare i conti, sul campo e non solo.
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