Alla vigilia del derby col Benevento, dopo il deludente pareggio di Padova, seguito ad un mercato che non ha soddisfatto nessuno, con la prevendita che non è certo decollata come è accaduto, invece, sulla sponda opposta, ci si sarebbe aspettato un intervento della proprietà per distendere gli animi, rasserenare l’ambiente e tendere la mano a tutti. In tarda serata, invece, dal sito ufficiale della Salernitana Marco Mezzaroma, copatron del club granata, ha lanciato un messaggio che non va affatto in questa direzione. In una lettera scritta di suo pugno, Mezzaroma non solo ha smentito che siano pervenute offerte per l’acquisizione del club, cosa legittima, ma ha dato l’impressione di sentirsi sotto assedio. L’esordio della lettera equivale a gridare al complotto, come se ogni notizia diffusa dalla stampa fosse tesa a chissà quali scopi. Spostare l’attenzione, alzare il livello dello scontro, sottolineare come ci sia un non meglio identificato zoccolo duro fatto di persone che amano la Salernitana, non come quelli che, invece, si interrogano sulle scelte di mercato e sugli obiettivi della proprietà, che sono da bollare come nemici, rientrano in una strategia della tensione che appartiene al modo di fare di chi da anni opera per conto del club granata, ossia il ds Fabiani che, sfruttando l’occasione della presentazione di Lopez e Calaiò, ha contrattaccato chi lo attacca, offendendo a sua volta. Da Mezzaroma ci saremmo aspettati qualcosa di diverso. Sarebbero servite parole distensive, con annesse scuse per gli scivoloni dialettici del ds, citato nella lettera solo a proposito della trattativa col Parma per Dezi e Ceravolo, artefici del gran rifiuto. Ebbene, se, come ha precisato Mezzaroma, la proprietà era pronta ad investire tanti soldi sul mercato, vien da chiedersi perchè mai non si sia andati oltre Dezi e Ceravolo, visto che il panorama mondiale offre tante opportunità. E’ tipico di questa società non porsi mai la domanda fondamentale che è la seguente: in cosa abbiamo sbagliato? La Salernitana si ritiene infallibile e questo fa sì che le critiche legittime mosse all’operato del club vengano etichettate come attacchi personali, tentativi di destabilizzazione e chi più ne ha più ne metta. Mezzaroma ha precisato che è solo una favola quella secondo cui la società non voglia andare in serie A e questa è senza dubbio una precisazione importante che legittima l’ambiente a sognare e a pretendere qualcosa in più. Mezzaroma ha invitato tutti a remare nella stessa direzione, un’espressione molto di moda, ma che appare vuota di significato: perchè bisognerebbe specificare chi stabilisca la direzione e quale essa sia e, soprattutto, bisognerebbe partire dal presupposto che anche chi non è allineato è tifoso e cerca con le critiche ed i rilievi mossi di far sì che la Salernitana cresca e migliori.
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