Un bilancio che non ha confronti per quantità e gravità. Quanto avvenuto sulle strade salernitane in questo mese di agosto è inquietante e terribile. Un elenco tragico di persone che hanno perso la vita macchiando di sangue le strade della provincia da una parte all’altra. Ieri l’assurda e tremenda morte di Raffaele Frigenti, appena 19 enne: alle 6 del mattino in via Zeccagnuolo a Pagani la sua auto è finita contro un’autocisterna e per lui è stata inutile la corsa in ospedale. Solo qualche ora prima, nel pomeriggio di martedì, a Ponte Barizzo sulla Statale, verso Capaccio, l’assurda morte di Virginia Scarfato, 40 anni. Era in auto con il marito ed i due figli quando la vettura è finita contro il guard rail che si è infilzato come una lama nel parabrezza
trafiggendo la giovane mamma. Un’altra famiglia distrutta lo scorso 10 agosto. Lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo, tra i caselli di Eboli e Campagna, nel terribile e violentissimo impatto frontale hanno perso la vita padre e figlio, originari e residenti a Gela(provincia di Caltanissetta, in Sicilia), dove stavano ritornando dopo una trasferta di lavoro a Roma. L’estate nera non ha risparmiato neanche la costiera amalfitana. Il 18 agosto in un altro terribile scontro, questa volta tra due ciclomotori sulla Statale 163 Amalfitana, al bivio per Vettica Maggiore, ha perso la vita il giovane Pietro Villani . Aveva solo 15 anni.
Ne aveva qualcuno in più di anno, 24 per la precisione il giovane portapizze, Francesco Troisi che, pochi giorni prima di Ferragosto, mentre stava portando le pizze ai clienti del locale presso cui lavorava ha travolto una donna ed è caduto sull’asfalto, battendo la testa.
Dopo alcuni giorni nel reparto di rianimazione del Ruggi il ragazzo non ce l’ha fatta.
Ma il 17 agosto il comune capoluogo deve fare i conti con un’altra assurda tragedia della strada. A Giovi Montena un’auto con 4 persone a bordo, i medici Bruno Scannapieco e la moglie Maria rRusso, con la figlia Adriana ed un’amica Eleonora Volpe, precipitano in un dirupo. Due giorni fa Eleonora non superato le gravi lesioni ed è deceduta, mentre restano gravi le condizioni di Bruno Scannapieco.
Un elenco davvero amaro e triste da leggere che non punta il dito contro nessuno, tante svariate solo le cause che possono celarsi dietro ogni sinistro. Un elenco che, però, invita ad una riflessione: forse serve fare di più per la tutela e la sicurezza sule strade. Nelle scuole, nelle famiglie, ma anche da parte degli enti che sono preposti a garantire le buone condizioni delle arterie.